ALBA Sabato 25 febbraio in piazza Risorgimento ad Alba in tanti hanno partecipato alla manifestazione per la Pace “Alba ripudia la guerra!”. Cogliendo l’invito di “Europe for Peace”, la città ha organizzato l’evento contro il conflitto in Ucraina ad un anno dall’inizio, il 24 febbraio 2022.
Iniziata con la protesta delle “Donne in Nero” in via Vittorio Emanuele II ed i brani musicali della banda musicale di Alba “Ars et Labor” diretta Claudio Taretto sotto i portici di piazza Risorgimento, la manifestazione è proseguita con gli interventi dei sindaci di Alba Carlo Bo e di Serralunga d’Alba Sergio Moscone, del vescovo della diocesi di Alba monsignor Marco Brunetti, dell’Ufficio Pace con Franco Foglino, la voce delle ”Donne in Nero” attraverso Maria Chiara Tropea, quella della Cooperativa Libraria La Torre e Magog attraverso Nicola Conti, dei ragazzi del Liceo Classico “G. Govone”, del Comitato Razom, attraverso Edoardo Bosio, mentre i bambini di terza elementare della scuola “Michele Coppino” hanno recitato “Promemoria” di Gianni Rodari.
Il sindaco Carlo Bo ha detto: «È passato un anno dall’inizio del conflitto in Ucraina ed il bilancio è drammatico sotto il profilo umano, sociale, economico e sanitario. Sono morte decine di migliaia di persone civili e militari e milioni sono gli sfollati. Una tragedia enorme. Responsabilità le ha avute anche l’Occidente. C’erano le avvisaglie. Vladimir Putin è al potere dal 1999 ed in 24 anni, di guerre ne ha procurate: 1999 – 2009 la seconda guerra in Cecenia con 85 mila morti, il conflitto in Georgia nel 2008, l’occupazione della Crimea nel 2014. In 24 anni sono stati uccise o internate tantissime persone semplicemente perché oppositori politici, dissidenti, manifestanti, giornalisti. Inoltre, in questo momento stanno morendo migliaia di persone per altre guerre in altre parti del mondo. Le guerre sono sempre una sconfitta. Lasciano solo distruzione e morti. Le democrazie dovrebbero agire tutte insieme per far tacere le armi e dare la parola alla pace».
Il vescovo della diocesi di Alba monsignor Marco Brunetti: «Siamo stufi della guerra e non possiamo rassegnarci. Questo triste anniversario dev’essere l’ultimo, così come devono finire tutte le altre guerre nel mondo. Per questo dobbiamo dare voce ai popoli europei di questa civiltà giudaico-cristiana che è riuscita a portare i livelli di vita a mete altissime. Ora non possiamo rinunciare a decenni di vita pacifica, di benessere e di aiuto vicendevole. La democrazia è oggi in pericolo. Siamo tornati ad utilizzare le armi per dissipare i conflitti. Non va bene. Mi scuso a nome degli adulti con i tanti ragazzi presenti qui oggi pomeriggio. Non volevamo farvi vedere la guerra».
In piazza anche le altre associazioni del territorio: Anpi, Proteggere Insieme, Amnesty International, Emergency, Strani Vari, Laudato Sì, Ithaca, Centro Missionario Diocesano, Migrantes, Caritas Albese, Il Campo, La Carovana, Kairon, Cooperativa Sociale Progetto Emmaus, etc.
Per l’Amministrazione comunale oltre al sindaco, presenti anche il vice sindaco e assessore all’Ufficio della Pace Carlotta Boffa, gli assessori ai Servizi Sociali Elisa Boschiazzo e ai Lavori pubblici Massimo Reggio, il presidente del Consiglio comunale Domenico Boeri, i consiglieri Luigi Garassino, William Revello, Davide Tibaldi e Fabio Tripaldi.
Il pomeriggio per la Pace si è chiuso con la Veglia Missionaria di Quaresima di Fraternità orientata a costruire la Pace nella Cattedrale di San Lorenzo.