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L’Asl di Asti si è dotata di un farmaco innovativo per smettere di fumare

farmaco capsula
Immagine di repertorio

ASTI Smettere di fumare è possibile e ora c’è un’opportunità in più: un farmaco gratuito anti-fumo preparato grazie alla collaborazione tra il Centro per il trattamento del tabagismo del Servizio dipendenze e la farmacia ospedaliera dell’Asl di Asti.

La terapia farmacologica è un valido sostegno per ridurre i sintomi dell’astinenza e contenere il desiderio di fumare ed è raccomandata alle persone che fumano più di dieci sigarette al giorno o hanno sviluppato una forte dipendenza. Il farmaco è la citisina e viene distribuito gratuitamente sotto forma di capsule, in seguito a valutazione medica effettuata all’interno del Centro.

Le capsule sono preparate nel laboratorio galenico della farmacia ospedaliera e costituiscono un supporto terapeutico efficace e ben tollerato dai pazienti nel percorso di cessazione dal fumo di sigaretta. L’assunzione dura qualche settimana e aiuta a limitare le conseguenze fisiche e psicologiche per la mancanza di tabacco.

Accompagnano e integrano la terapia farmacologica, garantendo maggiori probabilità di riuscita, gli strumenti di supporto psicologico negli ambulatori dell’Azienda sanitaria, come il counselling motivazionale o la partecipazione ai gruppi di sostegno con la tecnica della mindfulness (che sta ripartendo dopo l’interruzione per l’emergenza Covid), una pratica efficace sia nell’aiutare la persona a smettere di fumare sia nel prevenire eventuali ricadute, attraverso l’acquisizione di un maggior controllo dell’impulso al fumo.

I Centri di trattamento del tabagismo (Ctt), gestiti dal Servizio dipendenze, sono presenti ad Asti e a Nizza Monferrato e vi operano medici, psicologi, educatori e infermieri. Nell’ospedale di Asti si trova anche un ambulatorio per la disassuefazione dal tabagismo gestito dalla struttura di pneumologia.

Ancora oggi, il tabagismo rappresenta uno dei più grandi problemi di sanità pubblica e uno dei maggiori fattori di rischio nello sviluppo di patologie tumorali, cardiovascolari e respiratorie, come la bronco-pneumopatia cronica ostruttiva. In Italia si ritiene, a seconda delle stime, che siano attribuibili al fumo di tabacco fra 70mila e 90mila morti all’anno, mentre l’Oms calcola, a livello mondiale, otto milioni di decessi annui provocati dal consumo di tabacco.

Manuela Zoccola

 

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