15 mesi per finire l’Asti-Cuneo: la promessa di Salvini (FOTO e VIDEO)

15 mesi per finire l'Asti-Cuneo: la promessa di Salvini (FOTO e VIDEO)

A33 Da oggi pomeriggio, 3 aprile, ci si potrà avvicinare in auto all’ospedale Ferrero attraverso il lotto 2.6 b dell’autostrada Asti-Cuneo, che collega la tangenziale albese all’uscita Alba Ovest, nel territorio di Roddi: l’apertura al traffico è andata in scena questa mattina, alla presenza di sindaci, amministratori, autorità e del ministro per le infrastrutture e i trasporti Matteo Salvini, accolto dal presidente della Regione Alberto Cirio e dai parlamentari cuneesi della Lega.

Dal palco allestito in prossimità dell’uscita, Salvini ha annunciato il parere positivo emesso dal Ministero dell’ambiente sul progetto di completamento del lotto 2.6 a, l’ultima parte mancante della A 33, da Roddi al moncone di Cherasco, che finisce nei campi e che è diventato l’emblema della “Salerno–Reggio Calabria” del Nord. Dopo il no di alcuni mesi, proprio questa mattina il Ministero ha approvato la Valutazione di impatto ambientale relativa al tracciato in esterno dell’ultimo lotto, che comprende un viadotto ai piedi della collina di Verduno.

Lo ha spiegato Salvini: «Devo ancora leggere con attenzione le 38 pagine che ho ricevuto questa mattina, dove ad esempio si parla della piantumazione di pioppi al posto dei frassini: non voglio entrare nel merito, perché evidentemente sarà meglio così. Ma l’importante è che, a pagina 25, il Ministero esprima il suo parere positivo. Lo fa con 31 prescrizioni, che abbiamo tutto il tempo di analizzare: meglio un sì con prescrizioni, che un no succinto. In più, conto sulla vostra perseveranza: se avete atteso trent’anni, penso non sarà uno sforzo eccesivo rivederci qui nei giro di quindici mesi».

Il nuovo tratto verso l’ospedale è gratuito per il territorio

Importante anche il tema della gratuità, sulla quale abbiamo chiesto spiegazione al presidente della Regione Alberto Cirio: «Grazie al sistema delle “barriere intelligenti”, i cittadini della nostra area non pagheranno l’accesso all’ospedale Ferrero: una volta registrati all’ingresso del tratto albese e braidese, verranno poi intercettati all’uscita Alba Ovest e da un’altra barriera in prossimità del nosocomio, così da annullare il pagamento», ha spiegato.

In ogni caso, per tutto il prossimo anno, il nuovo tratto sarà gratuito per tutti, in attesa del completamento dell’autostrada. Per Cirio, è stata una mattinata di annunci: «A ottobre,  ci attende anche la riattivazione della ferrovia Asti-Alba, dopo dodici anni in cui è ferma. A differenza di chi ci ha preceduto, evitiamo inaugurazioni di cartelli e progetti: preferiamo parlare di opere pronte e di documentazioni ufficiali», ha detto.  «Da presidente della Regione, oggi sono soddisfatto: trent’anni fa ho iniziato la mia carriera politica da vicensindaco di Alba, partecipando a una manifestazione per l’Asti-Cuneo insieme all’allora sindaco Enzo Demaria».

Nella Granda restano opere da completare

Il ministro Salvini in visita all'Asti-Cuneo e Alba (IN AGGIORNAMENTO) 2Sul palco allestito sul nuovo lotto, fresco di asfalto, sono intervenute anche le autorità del territorio, a partire dal sindaco Carlo Bo: «Il nostro territorio ha sempre dato tanto e ricevuto poco: credo che, prima di tutto, sia necessario chiedere scusa per questi anni di attese, che hanno danneggiato cittadini e imprese».

Il presidente della provincia Luca Robaldo, ha chiesto al ministro di non dimenticare le altre opere della Granda in attesa di una svolta: dal tunnel di Tenda alla variante di Demonte, passando per la tangenziale di Mondovì. Dal canto suo, il sindaco di Asti Maurizio Rasero ha ricordato la necessità di dotare Asti di una tangenziale efficace, «perché i cittadini non riescono più a resistere al traffico e allo smog».

Salvini ha ascoltato, senza rinunciare a qualche battuta: «Mi hanno chiesto se ogni lunedì verrò in Piemonte: meglio di no, perché ogni volta andrei via con un plico di opere da completare», ha risposto ironicamente, per poi parlare de Codice degli appalti e sulla sua visione sul futuro infrastrutturale del Paese.

Francesca Pinaffo

Inaugurata anche la sede albese della Lega

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Le contestazioni del collettivo Mononoke

Un partito del sì alle grandi infrastrutture, in primis quelle del basso Piemonte, senza dimenticare il ponte sullo stretto, le Olimpiadi e la Pedemontana. Ma anche il contrasto al vituperato reddito di cittadinanza, all’assistenzialismo e all’immigrazione (puntando sui decreti dei tempi di Giuseppe Conte). Sono i punti principali dei discorsi del vicepremier Matteo Salvini e del capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari sul palchetto allestito in via Gazzano, dove si è inaugurata la sede locale del Carroccio, che conta una cinquantina di tesserati. 

Gli applausi non sono stati risparmiati al ministro delle infrastrutture Matteo Salvini giunto in città dopo il sopralluogo all’autostrada, anche se non sono mancate le contestazioni di un gruppetto di una ventina di persone, facenti parti al collettivo Mononoke, che hanno esposto striscioni e che durante il discorso hanno urlato: «Buffone!». La replica è stata istantanea da parte del politico milanese, che ha stemperato la situazione con una battuta: «Se non ci fossimo noi, che cosa farebbero quelli dei centri sociali?».

L’incontro si è concluso con il taglio del nastro della sede albese del Carroccio, alla presenza dei suoi esponenti regionali e di alcune autorità cittadine come il sindaco Carlo Bo. L’assessore comunale Lorenzo Barbero ha affermato: «Saremo protagonisti anche delle elezioni del 2024; nelle prossime settimane incontreremo la cittadinanza e rinnoveremo le tessere: per noi è importante migliorare la vita dei cittadini albesi».

Lorenzo Germano

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