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Alba, Bra, Langhe e Roero: 81 Comuni per la Capitale della cultura nel 2026

Parte la sfida di Alba, Bra, Langhe e Roero al titolo di Capitale della cultura 2026 2

GRINZANE CAVOUR Dopo l’annuncio, ieri (venerdì 14 aprile), della candidatura di Alba, Bra, Langhe e Roero alla rassegna Capitale italiana della cultura 2026 è stata svelata la composizione del Comitato che coordinerà i lavori e l’ideazione del progetto che coinvolgerà gli 81 comuni dell’areale. Il Consiglio direttivo del gruppo per la candidatura di Alba Bra Langhe Roero a Città capitale della cultura è presieduto dal sindaco di Alba Carlo Bo e dai vice Liliana Allena, Giuliana Cirio, Giovanni Fogliato. Sono stati indicati quali consiglieri: Luciano Bertello, Riccardo Corino, Roberto Passone, Katia Robaldo, Pierluigi Vaccaneo. L’incarico di Direttore è stato affidato a Mauro Carbone. Alla cerimonia di presentazione, svoltasi nei locali del castello, erano presenti: il presidente Provincia di Cuneo Luca Robaldo; quello della Camera di Commercio di Cuneo Mauro Gola, il Consigliere regionale Maurizio Marello, il numero uno dell’Associazione commercianti albesi Giuliano Viglione e il Gran maestro dell’ordine dei Cavalieri del tartufo e dei vini di Alba Tomaso Zanoletti.

La candidatura avviene tramite una procedura di selezione in varie fasi, la prima consiste nell’invio di un dossier con il progetto di innovazione e rigenerazione, da proporre al Ministero della cultura entro la fine del 2023. Il direttore artistico del progetto sarà Davide Rampello direttore creativo dello studio omonimo e inviato della popolare trasmissione Striscia la notizia: si occuperà della curatela e dell’ideazione delle iniziative nel dossier e svolgerà il coordinamento. Le relazioni istituzionali, invece, saranno curate da Giuseppe Scognamiglio, della direzione tecnica e la stesura si occuperà Matteo Gatto. Ogni comune dovrà prendere parte alla redazione del progetto, completo di testi, tavole illustrate, budget e tempistiche di realizzazione. Il progetto prevede tre macro-fasi: la prima, l’ascolto del territorio; la seconda, dedicata alla scrittura dei contenuti; la terza, l’attuazione dei contenuti del dossier. Una parte della programmazione culturale della candidatura verterà sui grandi letterati locali del Novecento: Giovanni Arpino, Beppe Fenoglio e Cesare Pavese. Inoltre, verranno incluse nel dossier anche molte proposte legate alle infrastrutture, al turismo e all’economia.

Dichiara il presidente Carlo Bo: «La candidatura segna l’inizio di un nuovo percorso congiunto, che riguarda un’ampia comunità. Il nostro territorio negli ultimi anni ha saputo conquistare diversi riconoscimenti, per i paesaggi vitivinicoli,  la creatività gastronomica e la dinamica cultura d’impresa e, ora, a un anno dalle celebrazioni del centenario dalla nascita dello scrittore Beppe Fenoglio siamo pronti, ancora una volta, a metterci in gioco, questa volta come fucina creativa e culturale».

La Capitale italiana della Cultura è un’iniziativa del Ministero della Cultura, nata nel 2014 con l’obiettivo di valorizzare il territorio italiano, designando annualmente una città che si faccia portatrice di innovazione culturale, sociale, imprenditoriale, ecologica e tecnologica con la proposta di un progetto di rigenerazione territoriale, simbolo per il resto del Paese. La candidatura di Langhe e Roero mira a espandere la loro nomea, anche in termini di crescita sostenibile. Alba e Bra sono state scelte in quanto città simbolo del territorio, cuore nevralgico delle colline. A oggi si tratterebbe della candidatura con il più ampio territorio in termini di Comuni: una grande città composta di molte anime e culture.

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