Ultime notizie

Le celebrazioni per il 25 aprile a Vesime

Le celebrazioni per il 25 aprile a Vesime

VESIME Nella mattinata di martedì 25 aprile l’Amministrazione comunale di Vesime ha voluto ricordare i morti della guerra di Liberazione sul proprio territorio, recandosi sui luoghi dove caddero fucilati e in combattimento giovani ragazze e ragazzi.

Pur essendo un piccolo centro, Vesime ha subìto, evidentemente anche per la collocazione ai limiti della zona operativa del campo d’aviazione Excelsior, un’intensa azione di bande partigiane e di milizie  repubblicane e tedesche, conoscendo l’orrore dei plotoni d’esecuzione e della guerriglia.

Molti giovani hanno perso la vita nel paese astigiano:

  • Bruno Lichene, nome di battaglia Milan, altarese di 19 anni, morto in combattimento nel febbraio 1945 nei boschi di Regione Paroldo, medaglia d’oro al valore militare alla memoria. È significativo ricordare che è stato possibile identificare il luogo dove è morto Bruno grazie ai ricordi d’infanzia di due bambini di quel tempo, ora purtroppo scomparsi: Pierina Paroldo e Italo Bodrito. Qui come altri casi, infatti, le testimonianze ancora vivide dei bambini di allora hanno permesso di ricostruire gli episodi e i luoghi dove accaddero. Così anche per i ragazzi che seguono in quest’elenco. In questo senso, l’Amministrazione continuerà la ricerca intrapresa attraverso i registri storici e le testimonianze, al fine di restituire il ricordo di tutti i morti di quel drammatico periodo sul territorio di Vesime;
  • Quintilio Corte, nome di battaglia Orsi, aglianese di 24 anni fucilato all’ingresso del cimitero nel febbraio 1945;
  • Maria Assunta Trucchini, fossanese di 18 anni, fucilata all’ingresso del cimitero nel febbraio 1945;
  • Giuseppe Penna, nome di battaglia Basso, loazzolese di 24 anni, fucilato in Piazza Vittorio Emanuele II nell’aprile 1944.

Nell’elenco dei morti risultano anche civili vesimesi caduti vittima di azioni in altri comuni; i loro nomi sono impressi sul monumento ai caduti sotto il Municipio: Anna Bruno Murialdi; Irene Strata Milano; Pietro Bielli; Bernardino Gallo; Francesco Gallo; Giovanni Battista Roba.

Il ricordo e il rispetto di questi morti possa servire a far vivere e crescere la Repubblica con le nuove generazioni, applicando sempre di più, ogni nuovo giorno, la nostra Costituzione testimone e custode della più alta essenza civile della storia d’Italia.

Le celebrazioni per il 25 aprile a Vesime 1

Banner Gazzetta d'Alba