“Fossili e territori” porta a Canelli lo scopritore del dugongo preistorico

"Fossili e territori" porta a Canelli lo scopritore del dugongo preistorico
Laura Nosenzo e Gianluca Forno

CANELLI Una giornalista che scrive di fossili e un veterinario che ha scoperto un dugongo preistorico del mare Padano: sotto al titolo “Natura e cultura nel parco Scarrone” Canelli si prepara a un viaggio nella paleontologia avventuroso e pieno di curiosità. Occasione per parlarne la presentazione del libro di Laura Nosenzo Fossili e territori. Scoperte straordinarie sulle colline astigiane volume che appassiona gli adulti e diverte i bambini, pubblicato nel 2022 da Araba Fenice e Distretto paleontologico dell’Astigiano e del Monferrato.

Sabato 20 maggio, alle 17, nel cortile della Protezione civile di via Alba 189 l’autrice dialogherà con il geologo Claudio Riccabone sull’eredità lasciata dal Mare Padano al territorio astigiano. Seppure meno ricco di scoperte rispetto al Nord della provincia, il Sud Astigiano può vantare anch’esso ritrovamenti significativi e soprattutto un esperto scopritore di fossili vivente: Valter Barberis, veterinario a Canelli, che a Nizza, nel 1984, trovò sulla collina di Bricco cremosina i resti del dugongo (nomi alternativi: sirenio o sirenide).

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Valter Barberis

Lo racconterà lui stesso, mentre i bambini della 3G della scuola primaria di San Marzano Oliveto (istituto comprensivo di Canelli) porteranno i disegni fatti sul dugongo, la cui storia li ha molto appassionati durante un incontro in classe con Laura Nosenzo, Simona Scarrone, alla guida di Valle Belbo pulita, e la presidente di Memoria viva Mariapia Di Matteo.

Quest’ultima modererà l’incontro, nel corso del quale i brani letti di Fossili e territori verranno alternati ai commenti musicali, raccolti sotto al titolo La musica del paesaggio di Simona Scarrone, al flauto, e Massimiliano Pinna, al pianoforte, dell’associazione musicale Zoltan Kodaly.

Al termine dell’incontro, a ingresso libero, chi vorrà potrà passeggiare nel parco Scarrone, esempio di rapporto positivo tra l’uomo e l’ambiente: una storia importante. Sarà, infine, possibile visitare, nei locali della Protezione civile, la mostra “La luce… oltre il fango” che racconta quello che è nato dall’alluvione del 1994, tra cui la cassa d’espansione che ospita il parco Scarrone stesso.

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Un dugogno © Vardhanjp / Wikipedia

 

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