Lettera agli amici di don Renato Rosso

Lettera agli amici di don Renato Rosso

LETTERA AL GIORNALE Cari amici, c’è un tempo per correre, un tempo per camminare e un tempo per stare seduti. Io sono al terzo tempo, ma con gioia. Negli ultimi anni solitamente passavo un paio di mesi all’anno in Israele-Palestina visitando i beduini e nel resto del tempo attendendo i pellegrini a Nazareth, con il ministero della confessione.

Anche quest’anno sono venuto pensando che, dopo i 50 anni di vita zingaresca, avrei potuto fermarmi anche di più e sembra che il Signore sia stato d’accordo con me regalandomi una severa doppia sciatica, con osteoporosi e artrite ad alcune vertebre, stenosi al canale del midollo e reumatismi alle gambe (regali anche dell’umidità bengalese). Il tutto mi ha bloccato a stare seduto. In piedi, fermo, non posso stare più di mezzo minuto, ma posso camminare con un’autonomia di 100 metri, poi il dolore mi piega. Seduto, invece, posso rimanere tutto il giorno, senza alcun problema. Se anche mi fosse venuta la tentazione di scappare e tornare nella foresta dove mi son sempre trovato così bene, non avrei potuto. E mi pare che anche dopo un intervento chirurgico, che sarà pur necessario, ormai le ossa dettano legge.

Il tutto non mi dispiace, infatti poter fare ancora un servizio prezioso, anche da vecchio (78 anni) come sto facendo, non posso che considerarlo un dono. I progetti con gli zingari li posso seguire anche da qui, poi, se la salute mi permette qualche visita ai collaboratori, tanto meglio. Essi sono molto bravi e adulti e possono lavorare bene anche senza la mia presenza fisica permanente. Fin quando i benefattori vorranno contribuire, io ci sono.

Sono in ritardo nello spedirvi la lettera resoconto di questi ultimi anni, ma arriverà presto. Vi saluto e vi comunico che da questa settimana, sul settimanale di Faenza e Modigliana, usciranno per 51 settimane dei miei articoli sulla storia di Gesù. Chi desidera leggerli me lo comunichi (renatorosso677@gmail.com) e glieli farò avere settimanalmente su WhatsApp. Dio continui a benedirci.

 don Renato lo zingaro

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