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Mi rallegra che la Chiesa locale intraprenda la via della sostenibilità ecologica

Mi rallegra che la Chiesa locale intraprenda la via della sostenibilità ecologica

LETTERA AL GIORNALE Caro direttore, mi ha molto rallegrato l’intervento del nostro vescovo Marco che, fraternamente e autorevolmente, invita tutta la comunità a vivere le buone pratiche della conversione ecologica sul modello di san Francesco d’Assisi. La sfida che ora ci attende è quella di incarnare i valori della dottrina cristiana nella concretezza delle res novae che ci hanno preceduti nel nostro tempo.

In questo senso la Laudato sì mi ha riempito di gioia, al punto che ho chiesto a tre ragazzi liceali di Neive (ora universitari) di leggerla insieme. Il più attento e motivato di questi tre giovani è Thomas Antoniotto, poi diventato carissimo amico.

Quando ero della loro età ebbi la fortuna di leggere don Milani e di aver avuto l’amicizia di Lanza del Vasto che, in una ricerca appassionata di verità, giustizia e pace, lasciò l’Europa, andò in India, dove il mahatma Gandhi lo accolse come un figlio. Tornato alcuni anni dopo, fondò le comunità dell’Arca, ora piccole realtà presenti in alcuni Paesi dell’Europa, compresa l’Italia, e dell’America latina.

È con grande soddisfazione che ora leggo le dieci linee guida, che nella mia speranza hanno la possibilità, vista l’autorevolezza di chi le sostiene, di diventare pratiche popolari e non solo di piccole minoranze come è stato finora. Sulla raccolta differenziata organizzammo a Ivrea (nel 1970) il convegno “Rifiuti solidi urbani, che ne facciamo?” Fummo molto aiutati dal Risveglio popolare, settimanale della diocesi, ispirato da monsignor Luigi Bettazzi.

Sull’energia elettrica da fonti rinnovabili c’è qui ad Alba l’iniziativa della comunità Laudato si’, guidata da Giovanni Montani. Sull’acqua, bene prezioso da custodire, c’è anche un dibattito che Gazzetta ha lodevolmente ospitato.

Il punto 6, come tutti gli altri, è lodevole, manca solo un riferimento alla dieta vegetariana. L’autorevole profeta che la introdusse in Italia fu Aldo Capitini, fondatore dell’Avi (Associazione vegetariana italiana) e del Movimento nonviolento, quando venne espulso dalla scuola Normale di Pisa.

Beppe Marasso, Neive

Gentile Marasso, grazie della testimonianza. La presentazione delle linee guida diocesane, Ripartire da Taranto, e della Comunità energetica rinnovabile e solidale di Rodello (Cers), è stata fatta nella sede di Banca d’Alba l’otto maggio scorso e impegna la diocesi tutta a comportamenti virtuosi in tema di sostenibilità. La diocesi mette a disposizione di tutti il libretto, facilmente scaricabile dal sito www.diocesialba.it.

g.t.

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