BANCA D’ALBA Non solo bilanci, in occasione dell’assemblea dei soci, tenutasi nei giorni scorsi, Banca d’Alba ha puntato sulla sostenibilità di un evento, gli stati generali dei suoi investitori, che ha richiamato in città più di 18mila persone. Per ospitarle l’ente di credito ha allestito una tensostruttura da 11.500 metri quadri, attrezzata di cucine per la preparazione dei pasti: queste attività hanno generato 180 tonnellate di anidride carbonica, che la banca ha deciso di compensare.
Per farlo acquisterà crediti certificati di carbonio certificati per equivalente: in parole povere Banca d’Alba finanzierà un progetto, scelto fra quelli dell’Agenda 2030 dell’Onu sul clima, che consentirà di evitare l’emissione in atmosfera della stessa quantità di gas serra. L’ente creditizio, nato nel 1998 dalla fusione delle casse rurali di Diano d’Alba, Vezza e Gallo Grinzane si è anche impegnato, con l’azienda Tredom a creare una foresta di 600 esemplari in Ecuador: uno per ciascuna delle persone che ha lavorato alla riuscita dell’assemblea dei soci.
La società scelta per l’iniziativa, fondata a Firenze nel 2010, gestisce una piattaforma di e-commerce che cosente, non solo di piantare alberi in tutti i Paesi del mondo, ma di seguirne lo sviluppo.
