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Il blitz della Guardia di Finanza apre nuovi scenari nella vicenda Egea

Il Gruppo Egea organizza il Convegno “Insieme per la Sostenibilità_idee e proposte per la Transizione Energetica” 1

ALBA Che cosa accadrà nella trattativa per l’acquisizione della maggioranza delle quote di Egea? Domani, 15 giugno, scadrà il termine per presentare le offerte, dopo la due diligence che, nell’ultimo mese, ha  coinvolto Iren e A2A.  Ed era proprio fissata per domani alle 12, di fronte a un notaio albese, l’apertura di eventuali buste con le offerte formali da parte dei due soggetti interessati. Si parla anche di un terzo soggetto, ad oggi ancora nell’ombra.

In realtà, in questo momento tutta la questione esige il condizionale: il blitz di oggi della Guardia di Finanza negli uffici della multiservizi albese, a quanto per l’acquisizione di documenti e dati relativi ad almeno gli ultimi sei anni, apre scenari inaspettati e potrebbe portare le aziende interessate a rivedere le proprie intenzioni. Insomma, si vocifera che l’intera operazione potrebbe saltare. Se nessuno si sbilancia ufficialmente, il clima è teso, dal mondo dell’imprenditoria alla politica, coinvolta nella partita dal momento che il 5 per cento delle quote di Egea è in mano al Comune di Alba, primo azionista pubblico e secondo dopo la famiglia Carini, che fino ad oggi ha detenuto la maggioranza assoluta.

Nel frattempo, l’opposizione di Uniti per Alba ha chiesto di convocare d’urgenza una commissione consigliare con Giuseppe Rossetto, presidente del Consiglio di sorveglianza dell’azienda, l’organo chiamato a vigilare sul rispetto dell’interesse pubblico.

f.p.

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