Assegnate le spighe verdi: la Granda è prima in Italia

Per la provincia di Cuneo sono stati insigniti: Alba, Bra, Castiglione Falletto, Centallo, Cherasco, Guarene, Monforte d’Alba e Santo Stefano Belbo

Monforte è Spiga verde grazie alla cura dedicata all’ambiente e al territorio

AGRICOLTURA Dopo il primato dello scorso anno, la provincia di Cuneo si riconferma prima in Italia per Comuni “Spighe Verdi” con otto premiati. Il riconoscimento proviene dalla FEE – Foundation for environmental education, l’organizzazione che rilascia nel mondo la Bandiera Blu per le località costiere, ed è pensato per guidare i Comuni rurali, passo dopo passo, a scegliere strategie di gestione del territorio in un percorso virtuoso che giovi all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità.

Per la provincia di Cuneo sono stati insigniti:

  • Alba,
  • Bra,
  • Castiglione Falletto,
  • Centallo,
  • Cherasco,
  • Guarene,
  • Monforte d’Alba e
  • Santo Stefano Belbo

Alle cuneesi si aggiungono in regione Canelli (Asti), Pralormo (Torino) e Gamalero e Volpedo (Alessandria).

Il Piemonte mantiene anche quest’anno il primato come regione con più riconoscimenti, 12 sui complessivi 72 assegnati in Italia. Per portare i Comuni rurali alla graduale adozione dello schema Spighe verdi, la fondazione Fee Italia ha condiviso con Confagricoltura un set di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità.

«Il percorso virtuoso adottato dalla nostra regione e, in particolare dalla provincia di Cuneo, è stato nuovamente premiato e di questo non possiamo che essere fieri», afferma Enrico Allasia presidente di Confagricoltura Cuneo e Piemonte. «Il primato della Granda si arricchisce di un nuovo Comune nell’elenco delle Spighe verdi, quello di Castiglione Falletto: una crescita che conferma l’impegno dei territori per il mantenimento dell’ecosistema e degli equilibri naturali e ribadisce il ruolo fondamentale dell’agricoltura per la conservazione e lo sviluppo sostenibile».

Spighe verdi è un efficace strumento di valorizzazione del nostro patrimonio rurale, ricco di risorse naturali e culturali, anche in un’ottica di occupazione. Affinché il programma raggiunga il massimo del risultato, sono necessari due elementi essenziali: la volontà dell’Amministrazione comunale di iniziare un percorso di miglioramento e la partecipazione della comunità e delle imprese, in particolar modo quelle agricole, alla sua realizzazione.

L’iter procedurale, certificato Iso 9001-2015, ha guidato la valutazione delle candidature, permettendo alla commissione di valutazione il raggiungimento del risultato finale. Nel gruppo di lavoro è stato importante il contributo di diversi enti istituzionali, tra i quali il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste; il Ministero per il turismo; il Cnr; i Carabinieri, oltre a Confagricoltura, partner di Fee.

I criteri per avere la Spiga verde

Alcuni indicatori presi in considerazione sono stati: la partecipazione pubblica; l’educazione allo sviluppo sostenibile; il corretto uso del suolo; la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura; la qualità dell’offerta turistica; l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata; la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggio; la cura dell’arredo urbano; l’accessibilità per tutti senza limitazioni. Questi sono solo alcuni degli indicatori che guidano il programma e che saranno suscettibili di variazioni, in un’ottica di miglioramento continuo e di massimo coinvolgimento dei Comuni italiani.

La ministra del turismo Daniela Santanchè: «L’assegnazione delle Spighe verdi evidenzia la crescita del turismo rurale»

«I dodici nuovi riconoscimenti alle località rurali rappresentano un chiaro segnale della crescita del turismo legato ai territori. Il Ministero del turismo considera la valorizzazione del patrimonio rurale, ricco di risorse naturali e culturali, fondamentale per lo sviluppo turistico nel suo complesso. In linea con quanto definito nel nostro piano industriale per il turismo, dobbiamo  promuovere e supportare questo segmento, perché significa dotare il comparto di una nuova forma di turismo lento, consapevole e sostenibile che esalta le aree meno conosciute della Nazione e che offre una valida alternativa in termini di destagionalizzazione dell’offerta turistica». Questo il commento della ministra del turismo Daniela Santanché riguardo le 12 assegnazioni delle Spighe verdi conferite a 14 Regioni italiane.

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