Il Pil cresce, però sempre più italiani scivolano nella povertà

Don Marco Pagniello direttore di Caritas Italia, denuncia gravi squilibri nel Paese

I DATI DEL 2022 «Nel nostro Paese, la povertà coinvolge porzioni sempre più ampie di popolazione, con un’incidenza particolarmente grave sui minori. Sono cresciuti i divari territoriali, le disuguaglianze e le forme di disgregazione sociale e stigma nei confronti delle persone vulnerabili, insieme a una preoccupante e generalizzata sfiducia nei confronti della politica e delle forme di partecipazione».

Con queste parole il direttore di Caritas italiana, don Marco Pagniello, riassume il progressivo scivolamento nella povertà di una porzione sempre più ampia di popolazione italiana, un quadro che cozza con la narrativa del Pil che cresce, e che certifica la necessità di un’analisi in profondità della situazione. Il Bilancio sociale da un lato – cioè gli interventi che la Caritas ha svolto nel 2022 – e dall’altro il Rapporto sulla povertà (in sintesi dove c’è ancora da agire con forza) rappresentano un pezzo significativo di questa analisi del nostro Paese. Da Nord a Sud: +12,5% le persone bisognose (in particolare i minori). Nel 2022 sono state aiutate 255.957 persone nei Centri di ascolto e servizi Caritas, diocesani e parrocchiali, in rete con la raccolta dati (2.855 su oltre 3.600 Centri di ascolto) dislocati in 205 diocesi (con un aumento del 12,5% delle persone rispetto al 2021), suddivisi in questo modo: il 51,9% nel Nord, il 27% nel Centro e il 21,1% nel Sud e nelle isole. A questi si aggiungono, nel corso del 2022, i 21.930 cittadini ucraini supportati dalla rete Caritas, anche per questo motivo quasi il 60% degli interventi risultano rivolti a persone non italiane, sebbene questo dato sconti una forte differenza territoriale: per esempio al Sud due terzi degli interventi è rivolta a italiani.

Il Pil cresce, però sempre più italiani scivolano nella povertà

Dai dati emerge dunque un Sud di italiani anziani con fragilità, e un Nord più giovane grazie anche ai migranti che però sono spesso poveri. Nello specifico, nel 2022 appare sempre più marcato il peso delle cosiddette “povertà multidimensionali”: nell’ultimo anno il 56,2% dei beneficiari ha manifestato due o più ambiti di bisogno (la percentuale si attestava al 54,5% nel 2021). In tal senso prevalgono, come di consueto le difficoltà legate a uno stato di fragilità economica, i bisogni occupazionali e abitativi; seguono i problemi familiari (separazioni, divorzi, conflittualità di coppia che sono una causa di impoverimento conclamato), le difficoltà legate allo stato di salute (disagio mentale, problemi oncologici, odontoiatrici) o ai processi migratori. A chiedere aiuto sono soprattutto coniugati, che vivono in famiglia (63%) e con figli (65,6%), spesso minori. Complessivamente – dice il rapporto sulla povertà – si contano 1 milione 400mila bambini poveri: un indigente su quattro è dunque un minore (i quali rappresentano appena il 16% della popolazione complessiva).

Non mancano tuttavia le storie di solitudine, che pesano per il 25% degli interventi di Caritas. Il quadro sociale delle persone che vanno alla Caritas è composto per l’83,1% da assistiti che hanno un domicilio. Solo il 34% del totale possiede un titolo di studio superiore alla licenza media inferiore. Riguardo al lavoro, prevalgono i disoccupati (48%); seguono le persone con un’occupazione (22,8%), le casalinghe (11,3%) e i pensionati (8,5%). Chiedono aiuto in quasi egual misura donne (52,1%) e uomini (47,9%). Dopo il Covid-19 arriva la guerra: sostegno agli italiani ma anche a tanti ucraini in fuga.

I fonde 8xmille sovvenzionano 441 progetti

Quasi il 60% del bilancio Caritas riguarda interventi fatti in Italia, il rimanente 40% si divide in varie aree di intervento in giro per il mondo grazie sia ai fondi 8Xmille messi a disposizione dalla Conferenza episcopale italiana (per un totale di oltre 28 milioni di euro che hanno sovvenzionato 441 progetti in diverse aree di intervento), sia con la raccolta fondi direttamente promossa sul territorio nazionale per cui nel complesso, nel 2022, sono stati erogati aiuti per oltre 58 milioni di euro.

Caritas italiana nel corso del 2022 ha raccolto offerte e contributi per sostenere programmi sia in Italia che nel mondo per un totale di 72.226.678,61 euro. Negli interventi internazionali, ovviamente, la parte del leone è rappresentata dall’aiuto verso l’Ucraina e di riflesso verso i rifugiati ucraini accolti in Italia: 174mila ucraini in fuga dalla guerra, di cui 92mila donne e quasi 50mila minori (dati Protezione civile nazionale). Di questi oltre 21.930 (il 15% del totale degli stranieri, al secondo posto di poco, dai marocchini) sono stati aiutati dalle strutture Caritas.

 Lucandrea Massaro – Sir

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