PIEMONTE Con la modifica, approvata all’unanimità, della legge per gli interventi in materia di movimenti migratori, la Regione ha uno strumento in più per aiutare i piemontesi che si trovano in situazione di difficoltà all’estero. Il presidente dell’dell’Assemblea Stefano Allasia spiega: «Si tratta di una norma importante, pensata per aiutare la famiglia De Marco a riportare a casa la salma della figlia Elisa, la 27enne di Tortona mancata a Tokyo, ma che potrà essere utilizzata in altri casi eccezionali simili a questo, in caso d’impossibilità economica da parte delle famiglie». Il testo è stato votato in seduta legislativa della terza e prima Commissione congiunte, presieduta da Claudio Leone.
L’assessora regionale Vittoria Poggio ha aggiunto: «La sempre più significativa mobilità verso altri Paesi per motivi di studio e di lavoro aumenta la possibilità che i cittadini piemontesi all’estero si trovino in situazioni critiche, non prevedibili, e quindi non affrontabili con gli strumenti ordinari disciplinati dalla legge. Si è ritenuto perciò necessario introdurre uno strumento legislativo che permetta alla Giunta di intervenire in maniera straordinaria. Questa norma ci aiuta ad affrontare le spese di rientro della salma di Elisa De Marco, deceduta in Giappone».
Sulla stessa linea gli interventi dei vari gruppi consiliari. «Questo provvedimento interviene su un caso specifico ma legittima la regione a intervenire in situazioni simili visto che la mobilità delle persone è notevolmente aumentata», ha spiegato Silvana Accossato (Luv). Per Alberto Preioni e Federico Perugini (Lega) «con l’accordo di tutti abbiamo dato una risposta celere a un evento tragico, questa amministrazione dimostra ancora una volta di avere grande attenzione verso i piemontesi. Ringraziamo tutta l’Aula perché siamo intervenuti in un momento tragico per una famiglia, di fronte a un dolore così grande l’unanimità è un segnale importante».
Monica Canalis (Pd) ha parlato di «intervento dal carattere umanitario. Il rispetto dei diritti umani passa anche dal rispetto per una degna sepoltura delle persone, soprattutto quanto si trovano in situazione di indigenza o difficoltà. Riconosciamo questo diritto per nascita o per residenza». «Il Piemonte si è dimostrato unito in un tempo breve, mi complimento con tutti i gruppi consiliari», ha chiosato Leone.