Mudet, il Museo del tartufo di Alba svela il primo scatto del progetto di Steve McCurry

ALBA La Città di Alba svela la prima immagine del progetto fotografico di Steve McCurry – che nel mese di settembre ha realizzato uno shooting sul territorio, con una serie di scatti che diverranno parte dell’allestimento permanente – realizzato per il Museo del tartufo di Alba, la cui apertura è prevista per il 14 ottobre.

L’esposizione – realizzata ad hoc per il museo stesso – sarà prodotta nell’ambito dell’allestimento del Museo del tartufo a opera della Città di Alba, con il coordinamento e la collaborazione del Centro nazionale studi tartufo e il contributo della Regione Piemonte, oltre al coinvolgimento della Dmo Visit Piemonte. Nel contesto della 93ª edizione della Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba, gli scatti del celebre fotografo statunitense arricchiranno così la proposta culturale cittadina a corollario della manifestazione.

Credits Steve McCurry
Credits: Steve McCurry. Clicca per ingrandire.

La mostra, dal titolo Truffle hunters and their dogs, raffigurerà i ritratti dei trifolao da tutte le province della regione, con l’intero Piemonte rappresentato. La curatela della mostra di Steve McCurry, rappresentato in Italia in via esclusiva dall’agenzia Sudest57 di Milano, è affidata a Maurizio Beucci.

Il mudet

Il Museo del tartufo di Alba affonda le proprie radici nel cortile della Maddalena, nel cuore cittadino dove ogni autunno si svolge la Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba. L’iter è cominciato nel novembre 2017 con l’approvazione del Protocollo di intesa tra la Regione Piemonte, il Comune di Alba e il Comune di Montà, dove è in corso la realizzazione di un ulteriore spazio espositivo.

Nel 2018 è stato indetto un concorso di idee per le due sedi: ad aggiudicarsi il primo posto il raggruppamento temporaneo di professionisti composto dagli architetti Antonello Stella, Narciso Piras e Simone Braschi di Ferrara. Dopo lo studio di fattibilità tecnica ed economica, anche la fase della progettazione definitiva ed esecutiva è stata affidata al gruppo di architetti guidati da Stella.

Il percorso museale

Il Mudet si inserisce all’interno dell’edificio che circonda il cortile della Maddalena, complesso storico cittadino affacciato sulla via centrale, via Vittorio Emanuele II. Lo spazio si articola su due livelli: al piano terra, oltre all’accoglienza e alla biglietteria, saranno posizionati un punto vendita e una caffetteria. Il primo piano, invece, ospiterà le sale espositive che accompagneranno il visitatore alla scoperta del tartufo. Il museo si sviluppa su 530 metri quadrati che raccontano tutto l’anno le varie sfaccettature di un prodotto straordinario della terra: gli aspetti naturalistici, storici, culturali e gastronomici di un fungo ipogeo che negli anni ha saputo affermarsi a livello mondiale. Le dieci sale, suddivise in 4 aree tematiche, ricomprendono uno spazio laboratoriale e raccontano il mondo del tartufo attraverso 140 metri di illustrazioni grafiche, dispositivi multimediali e la raccolta di oltre cinquanta oggetti tematici esposti.

Il Mudet in numeri

  • 530 metri quadrati
  • 4 sezioni tematiche
  • 10 sale espositive
  • 1 spazio laboratoriale
  • 140 metri di illustrazioni tematiche
  • 50 oggetti tematici esposti

Steve McCurry

Steve McCurry è una delle figure più iconiche della fotografia contemporanea da oltre cinquant’anni. Nato a Filadelfia, in Pennsylvania, McCurry ha studiato cinematografia alla Pennsylvania State University, prima di cominciare a lavorare per un giornale.

Due anni dopo, McCurry fece il primo di quelli che sarebbero diventati numerosi viaggi in India. Viaggiando con poco più di una borsa di vestiti e della pellicola, attraversò il subcontinente, esplorando il Paese con la sua macchina fotografica. Fu dopo diversi mesi di viaggio che attraversò il confine con il Pakistan. In un piccolo villaggio, incontrò un gruppo di rifugiati provenienti dall’Afghanistan, che gli fecero passare di nascosto il confine, proprio mentre l’invasione russa stava chiudendo il Paese ai giornalisti occidentali.

Riemergendo in abiti tradizionali, con la barba folta e i lineamenti consumati dalle intemperie dopo mesi trascorsi con i Mujaheddin, McCurry si fece strada oltre il confine con il Pakistan con la sua pellicola cucita sui vestiti. Le immagini di McCurry furono tra le prime a mostrare al mondo la brutalità dell’invasione russa.

Da allora, McCurry ha continuato a creare immagini indimenticabili in tutti e sette i continenti e in numerosi Paesi. Il suo lavoro abbraccia conflitti, culture in via di estinzione, antiche tradizioni e cultura contemporanea, ma conserva sempre l’elemento umano che ha reso la sua celebre immagine della ragazza afgana un’immagine così potente. McCurry è stato insignito di alcuni dei premi più prestigiosi del settore, tra cui la medaglia d’oro Robert Capa. Più recentemente, la Royal photographic society di Londra ha assegnato a McCurry la medaglia del centenario alla carriera e nel 2019 McCurry è stato inserito nella International photography hall of fame.

Servizi al pubblico

Il Museo sarà dotato al suo ingresso di una caffetteria e bookshop aperti al pubblico presso cui sarà possibile acquistare il biglietto di ingresso.

Orari e biglietti

Il Museo del Tartufo di Alba aprirà il 14 ottobre 2023. Sarà aperto tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 19, con ultimo ingresso alle ore 18.30.

Il biglietto del Museo è valido per l’intera giornata, non è necessario prenotare e ha un costo di 5 euro. L’ingresso è gratuito per le persone di età inferiore ai 15 anni e i disabili. I biglietti possono essere acquistati presso il bookshop del Museo e online a questo link: https://visitalba.eu/mudet

Informazioni utili

  • L’ingresso del Museo è situato in piazzale Giovanni Falcone, 1.
  • Il tempo medio stimato per visitare il Museo è intorno a un’ora. Tale orario, però, è puramente indicativo e dipende dai gusti e dalle abitudini dei visitatori, che possono scegliere il grado di approfondimento dei contenuti del museo.
  •  All’interno del Museo è possibile fare filmati e foto, senza, però, l’uso del flash o l’uso di attrezzature professionali (ad esempio, treppiedi). Questo per preservare gli spazi e gli allestimenti, per non creare disagi e per offrire una migliore fruizione degli spazi museali agli altri visitatori.
  • Per la sicurezza dei visitatori e per ragioni di conservazione degli oggetti esposti, è consentito l’ingresso soltanto ai cani da accompagnamento per persone diversamente abili e agli animali utilizzati per la pet therapy, previa presentazione di certificato medico.
  • Il centro storico di Alba dispone di una dotazione di parcheggi funzionali al Museo, ma non dedicati allo stesso in modo esclusivo.

Le dichiarazioni

Dichiara Emanuele Bolla, assessore al turismo della Città di Alba: «Riveliamo oggi la prima fotografia di questa iniziativa che è il punto più alto di un lungo percorso legato all’apertura del Museo ed è il frutto di un grande lavoro messo in campo dal Centro studi e dagli uffici comunali. Desidero ringraziare Steve McCurry per la disponibilità straordinaria dimostrata verso il progetto, i suoi collaboratori e il fotografo Maurizio Beucci per l’insostituibile contributo che ha dato affinché questo progetto potesse realizzarsi. È una notizia straordinaria per Alba, per il suo territorio e per la 93ª edizione della Fiera del Tartufo che da sempre propone iniziative di profonda rilevanza culturale, ma soprattutto è un elemento che arricchirà ulteriormente la variegata offerta della città».

«Il Centro studi – dicono il presidente Antonio Degiacomi e il direttore Mauro Carbone – si mette a disposizione per favorire l’incontro con il nostro territorio e le sue peculiarità. È una grande occasione poter essere sede del progetto di un grande artista internazionale che sa leggere le emozioni».

Il vicepresidente della Regione Fabio Carosso afferma: «Siamo onorati che un artista del calibro di Steve McCurry, capace di stupire ed emozionare con i suoi lavori esposti in tutto il mondo, abbia scelto il Piemonte per un suo nuovo progetto fotografico, raccontando la magia di un territorio e di uno dei suoi prodotti di eccellenza».

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