Processo Maiolo: una lunga udienza per ascoltare la Finanza e la dipendente comunale

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SANTO STEFANO ROERO È stata una lunga udienza, dalle 9 alle 17.30, quella che si è tenuta, nei giorni scorsi, al Tribunale di Asti, nell’ambito del processo contro i sei imputati per la vicenda che aveva colpito Santo Stefano Roero:

  • l’ex sindaco del paese Renato Maiolo e il segretario comunale Anna Maria Di Napoli (entrambi accusati di truffa aggravata ai danni dello Stato, falso morale e materiale in atti pubblici e turbativa d’asta; a Maiolo sono contestati anche i reati di peculato, minacce e porto abusivo d’armi);
  • il geometra Giovanni Careglio;
  • l’architetto Cinzia Gotta;
  • il professionista esterno, beneficiario di somme pagate, Marco Musso;
  • e la responsabile finanziaria dell’Ente comunale Federica Borello.

Davanti al collegio di giudici, presieduto dal dottor Alberto Giannone, con a latere i colleghi Victoria Dunn ed Elio Sparacino, è stata completata l’audizione del maresciallo della Guardia di finanza di Cuneo Pasquale Moltelo, alla luce anche di un’attività integrativa del Pm Davide Lucignani.

È seguita una lunga deposizione della dipendente comunale Clarice Giacone (costituita parte civile in un secondo processo autonomo e davanti a un altro giudice, iniziato a giugno a carico di Maiolo per maltrattamenti aggravati nei confronti della donna; tale procedimento proseguirà il 9 e il 16 novembre).

Nell’occasione, in qualità di teste, ha riferito su come venivano firmati i progetti e assegnati gli affidamenti relativi all’ufficio, sostenendo inoltre che sarebbe stata costretta da Maiolo a firmare alcuni atti.

Le indagini relative alla vicenda che aveva colpito il Comune roerino erano scaturite a seguito dell’accertamento da parte della Corte dei conti di Torino di un passivo di un milione e 300mila euro circa per le casse comunali: la Guardia di finanza di Cuneo aveva contestato un sistema fraudolento che, secondo l’ipotesi accusatoria, sarebbe stato messo a punto da Maiolo e di Napoli con il geometra e l’architetto, per richiedere e indirizzare i finanziamenti pubblici ricevuti dall’Ente, cioè 15 milioni di euro negli ultimi 15 anni, verso opere pubbliche inutilizzate, la cui progettazione sarebbe stata affidata, con importi talora gonfiati, agli stessi tecnici compiacenti.

Il procedimento è stato aggiornato al 22 novembre per l’audizione di altri testi del Pm. Sono state fissate, inoltre, per il 2024 cinque udienze un calendario fino al mese di giugno.

Manuela Zoccola

 

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