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Rientro da Israele con trasporto sanitario protetto organizzato a cura di Azienda Zero

Rientro da Israele con trasporto sanitario protetto organizzato a cura di Azienda Zero
Da sinistra: dott. Ghiselli, dott. Vergano , dott.ssa Cravero, dott. Carlo Picco

TORINO Un uomo di anni 87, residente a Caselle, in visita turistica ad Israele, lo scorso 9 ottobre, veniva ricoverato presso l’Ospedale Shaare Zedek di Gerusalemme per un’emorragia cerebrale da rottura di aneurisma cerebrale e immediatamente trattato con un intervento neuroradiologico per via endovascolare di chiusura dell’aneurisma e posizionamento di derivazione spinale esterna, successivamente rimossa.

Date le gravi condizioni del Paziente ed essendo impossibile, per il conflitto in corso, l’utilizzo di voli civili, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha attivato Azienda Sanitaria Zero della Regione Piemonte che,
con il supporto di un volo di Stato Militare a scopo umanitario e grazie all’intervento del dottor Alessandro Tutino, Console aggiunto del Consolato d’Italia a Gerusalemme, ha organizzato il trasferimento del Paziente in Italia, presso la Terapia Intensiva dell’Ospedale San Giovanni Bosco dell’ASL Città di Torino.

ll Commissario di Azienda Zero e Direttore Generale dell’ASL Città di Torino, dott. Carlo Picco, ha seguito direttamente tutte le fasi organizzative della Missione.

Rientro da Israele con trasporto sanitario protetto organizzato a cura di Azienda Zero 1L’équipe medico-infermieristica della SC Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale San Giovanni Bosco, formata dal dott. Marco Vergano (medico Anestesista e Rianimatore) e dalla dott.ssa Nicole Cravero (Infermiera esperta), guidata dal Direttore Sanitario di Azienda Zero dott. Gianluca Ghiselli, sono partiti questa mattina, alle ore 7,30, da Roma con un volo di Stato, insieme all’équipe sanitaria dell’Aeronautica Militare, direzione Aeroporto di Tel Aviv.

Nel frattempo, all’Ospedale San Giovanni Bosco dell’ASL Città di Torino, il dott. Sergio Livigni, Direttore SC Anestesia e Rianimazione, predisponeva tutte le operazioni necessarie per la presa in carico del Paziente.
Il Paziente, trasportato in ambulanza dall’Ospedale di Gerusalemme all’Aeroporto di Tel Aviv, veniva trasferito sull’aereo Falcon 50 dell’Aeronautica Militare, che alle ore 12,30 ripartiva direzione Torino Airport, dove ad attenderlo c’era un’ambulanza, appositamente attrezzata, per il trasferimento presso l’Ospedale San Giovanni Bosco.

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I Medici della SC Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale San Giovanni Bosco, insieme ad una Psicologa, dott.ssa Alessandra Boratti, nel frattempo, accoglievano la famiglia del Paziente, che veniva informata delle
condizioni cliniche del congiunto. Arrivato all’Ospedale San Giovanni Bosco, il Paziente veniva ricoverato in Terapia Intensiva e stabilizzato dal punto di vista cardiocircolatorio.

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«La missione ha evidenziato le ottime capacità di risposta di Azienda Sanitaria Zero nell’affrontare situazione di emergenza-urgenza anche in zone ad alto rischio. – dichiara il dott. Carlo Picco – Mi preme ringraziare quanti si sono adoperati per garantire il rientro in sicurezza del Paziente, frutto di un grande lavoro di squadra che ha visto coinvolti la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha reso disponibile il velivolo per esigenza di trasporto umanitario, l’Aeronautica Militare, l’Aeroporto di Torino e tutta l’équipe medicosanitaria di Azienda Zero e ASL Città di Torino, che è intervenuta nelle operazioni e che ha dato, senza esitazioni, la propria disponibilità ad andare in un luogo di guerra, per riportare in patria un cittadino italiano».

«Desidero sottolineare l’ottima adesione del personale coinvolto nella missione – dichiara il Direttore Sanitario di Azienda Sanitaria Zero, il dott. Gianluca Ghiselli – Un grande lavoro di squadra, che consolida
sempre di più l’attività di Azienda Zero».

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