Clima, Coldiretti Cuneo: senza neve a rischio turismo, campagna e ambiente

Fine anno bollente dopo l’autunno più caldo di sempre. Da eventi estremi 6 miliardi di danni all’agricoltura italiana nel 2023

Clima, Coldiretti Cuneo: senza neve a rischio turismo, campagna e ambiente

CLIMA Le temperature sono tornate a scendere nella Granda ma i valori record registrati nei giorni scorsi, più che primaverili sia nelle minime che nelle massime con medie di 10° al di sopra della norma dell’ultimo decennio, già più caldo dei decenni precedenti, hanno effetti sulle attività economiche come il turismo e l’agricoltura oltre che sull’ambiente. È quanto rileva Coldiretti Cuneo nel sottolineare come l’anomalia confermi la decisa tendenza al surriscaldamento con effetti climatici e produttivi.

Il caldo fuori stagione ha segnato l’inizio dell’inverno dopo un autunno climatologico che si è classificato in Italia come il più caldo mai registrato dal 1800 con una temperatura superiore di 2,1 gradi la media storica, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati ISAC CNR.

«Oltre alle difficoltà per il turismo sulle piste da sci e sull’intero indotto, la mancanza di neve impedisce di creare le scorte idriche necessarie all’agricoltura prospettando già un alto rischio di siccità. Senza dimenticare che se non arriva il freddo le popolazioni di insetti che causano danni alle colture potrebbero sopravvivere e svernare per attaccare i raccolti nella prossima primavera» –  evidenzia il Presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada.

«Il cambiamento climatico in atto si manifesta con un’evidente tendenza alla tropicalizzazione, ossia con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense e il rapido passaggio dal sole al maltempo con sbalzi termici significativi. E l’attività economica che più di tutte vive quotidianamente le conseguenze di tali fenomeni è proprio l’agricoltura» – ricorda il Direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu.

Il moltiplicarsi di eventi estremi in Italia – ben 378 nel 2023, in aumento del 22% rispetto al 2022, come rileva l’Osservatorio Città Clima di Legambiente – ha provocato oltre 6 miliardi di danni all’agricoltura quest’anno tra coltivazioni e infrastrutture, secondo la Coldiretti, con grandinate, trombe d’aria, bombe d’acqua, ondate di calore e tempeste di vento.

 

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