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«Piemonte: allarme rosso!» Con le proposte del Pd nel 2024 i piemontesi possono cambiare

Si parta da qui per costruire con le altre forze politiche un’alternativa alla destra

«Piemonte: allarme rosso!» Con le proposte del Pd nel 2024 i piemontesi possono cambiare

GRUPPO PD«Con questa ultima conferenza stampa di fine anno vogliamo lanciare con forza sei allarmi ai cittadini piemontesi fondati sulle scelte sbagliate del centrodestra e di Cirio in questi anni.
Sei allarmi che vogliono essere anche i cinque temi fondamentali sui quali costruire il Piemonte del 2024 e costruire il dialogo con le forze di opposizione», hanno spiegato oggi i Consiglieri regionali del Gruppo Pd guidati dal capogruppo Raffaele Gallo.

«Sei allarmi che non trovano risposta neanche nelle scelte del Governo Meloni che, anzi, aggrava con l’ultima legge di bilancio la situazione del Piemonte. La sanità va sempre peggio, si susseguono le proteste dei sindacati e in cinque anni non è stata trovata una soluzione per la rete territoriale e per abbattere le liste d’attesa, se non quella di una continua e costante spinta verso la privatizzazione ora anche nei Pronto soccorso (Tortona ne è l’esempio). E proprio i Pronto soccorso sono in emergenza in queste settimane per i casi di influenza a causa di una mancata organizzazione. Noi vogliamo una sanità pubblica che funzioni e dia risposta ai cittadini e lotteremo sempre per garantirla».

La situazione è grave anche per le famiglie: non è stata inserita nessuna risorsa aggiuntiva per sostenere le famiglie, in particolare sul voucher scuola e incomincia a scricchiolare la copertura al 100 per cento del diritto allo studio, elemento fondamentale anche per Torino città universitaria. Per noi sarà sempre la priorità e con noi ci sarà la copertura al 100 del voucher scolastico.

Per Anziani e RSA abbiamo assistito a scelte sbagliate, inoltre servono più risorse.
Problemi anche con il Trasporto pubblico locale (TPL) su gomma. Mancano risorse per il TPL su gomma per coprire i fabbisogni dei prossimi anni. Così si rischia di vedere ridotti i servizi ai cittadini. Noi vogliamo potenziarli.
In merito ai Nuovi ospedali, poi, abbiamo assistito a una serie di slogan ma, al momento non c’è nulla di concreto e tutto è fermo.

Per quanto riguarda il Consumo di suolo è intervenuto il Consigliere Maurizio Marello evidenziando come un bene così prezioso, consumato e sfruttato per decenni, sia al centro delle competenze regionale e debba essere oggetto di investimento importante di risorse.

«Parliamo di suolo in merito al suo consumo, in edilizia e urbanistica: su questo versante, insieme al collega Daniele Valle , abbiamo presentato ad inizio legislatura una legge per semplificare la situazione e limitarne il consumo; proposta di legge che non è stata presa in considerazione dalla maggioranza, la quale ha proceduto con la Legge Marin nella direzione di un “Liberi tutti”,  ripudiata poi in buona parte dal Governo (29 articoli, dei quali 21 per fortuna sono stati abrogati e 7 saranno condotti davanti alla Corte Costituzionale) con il risultato di un blocco totale della situazione negli ultimi 4 anni», ha spiegato Marello. «Si parla di suolo anche in riferimento all’agricoltura, altra grande competenza regionale che dovrebbe incentivare la messa in pratica di nuove tecniche di coltivazione e considerare la necessità di piccoli invasi e grandi raccolte di acque in linea con quanto ci viene imposto dai cambiamenti climatici», ha proseguito, «sono necessarie nuove strategie politiche in agricoltura ad esempio facendo forza sui fondi del Pnrr e sui fondi strutturali europei per il settennato 21-27». Ha concluso infine il Consigliere: «Su questi importanti argomenti è necessario dare una svolta e il programma proposto dal centrosinistra si candiderà a farlo».
Il Piemonte su tutti questi temi è in allarme rosso. Il 2023 si chiude senza risposte con problemi enormi e si apre un 2024 elettorale nel quale i cittadini potranno scegliere di Cambiare.

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