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La tradizione dell’albero di Natale, che nacque in Europa

Albero Macra Vaticano

LA STORIA In Italia, uno degli alberi di Natale più suggestivi e simbolici è quello in Vaticano, che ogni anno illumina piazza San Pietro. E quest’anno, per i piemontesi, ha un valore in più, perché proviene dalla valle Maira, nella Granda. È stato donato a papa Francesco dal piccolo comune di Macra, che conta 48 residenti.

Prelevato a quasi 2mila metri di altitudine, è un abete alto 27 metri, con un diametro di 12 metri: per tutte le festività accoglierà i visitatori nella piazza. A introdurre la tradizione in Vaticano, in uno dei luoghi simbolo del cattolicesimo, è stato Giovanni Paolo II.

Ma qual è la storia dell’albero di Natale? Esistono diverse versioni, come tutte le storie che affondano le radici in tempi lontani. Secondo alcune fonti, i primi a riconoscere un valore simbolico nell’abete furono i sacerdoti celti, per via della sua caratteristica di essere un sempreverde.

La tradizione dell'albero di Natale, che nacque in Europa

In seguito, anche i Romani assunsero  la tradizione di donare un rametto di abete come augurio di buona fortuna. Con il Cristianesimo, l’albero  mantenne un certo valore simbolico, come rappresentazione della vita eterna: una prassi portata avanti anche nel corso del Medioevo.

Per arrivare alla concezione natalizia bisogna però aspettare il 1411, quando nella città estone di Tallinn venne eretto un grande abete, nella piazza del municipio. Tra le città che si contendono il primo albero della storia, c’è anche Riga, in Lettonia: secondo fonti locali, è qui che venne addobbato il primo abete, nel 1510.

Se queste versioni sono a metà tra storia e leggenda, di certo c’è che la tradizione si diffuse nella Germania del sedicesimo secolo: pare che i primi alberi venissero decorati con mele, noci, datteri e fiori realizzati con la carta.

Per i secoli successivi, la tradizione rimase così concentrata nei Paesi di lingua tedesca, dove si fece spazio anche la prassi di addobbare i rami tramite candele. A portare l’abete natalizio in altre zone d’Europa, a sud del confine tracciato dal fiume Reno, furono gli ufficiali prussiani: a Vienna l’albero apparve nel 1816 e in Francia nel 1840, introdotto dalla duchessa d’Orléans.

I primi a commercializzare gli alberi natalizi furono gli svizzeri e i tedeschi, che diedero vita al risvolto consumistico della tradizione.

E se alla corte inglese l’albero arrivò nel diciannovesimo secolo con Alberto di Sassonia Coburgo Gotha, marito della regina Vittoria, nato in Germania, in Italia il merito va alla regina Margherita di Savoia, che ne fece allestire uno al Quirinale, per poi diffonderlo in tutto il Regno.

Francesca Pinaffo

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