DIANO D’ALBA Domenica 5 maggio la scuola dell’infanzia di Valle Talloria sarà intitolata alla maestra Carla Berzia (1926-2016) e al maestro Lorenzo Bormida (1923-2010) che insegnarono nella frazione dianese per molti anni e divennero anche marito e moglie. Gestirono direttamente la cucina, la mensa, il servizio in tavola, le uscite, le gite scolastiche, le pulizie e le manutenzioni dell’edificio scolastico. Molto presenti nella vita pubblica del paese, furono veri maestri di vita, sempre pronti a condividere il loro sapere con la gente.
Si ritrovarono a insegnare nell’allora scuola elementare di Valle Talloria e si sposarono il 16 agosto 1958. Entrambi furono molto attivi nella parrocchia, nella Pro loco e nella vita sociale. Nel 1964 Carla fu eletta alle consultazioni comunali e divenne assessora e vicesindaca contraddistinguendosi per la determinazione e la competenza.
La Giunta dianese ha deliberato di intitolare la scuola dell’infanzia della frazione ai due maestri «Al fine di rendere loro merito e onore». La proposta è stata approvata anche dall’istituto comprensivo di Diano. La cerimonia di domenica prevede, alle 10 la Messa nella chiesa di Valle Talloria e alle 10.55 il raduno di fronte all’edificio scolastico di piazza Don Sarotti. Alle 11 si aprirà la cerimonia di intitolazione con il saluto del sindaco Ezio Cardinale e gli interventi delle autorità scolastiche e civili. Madrina dell’evento sarà la sorella minore di Carla, Emma Berzia, maestra a Diano per anni, organizzatrice del raduno di alunni dianesi seguiti dalla prima alla quinta la scorsa estate, fautrice del recente recupero conservativo della chiesetta di Santa Lucia.
Il sindaco ringrazia «il dirigente scolastico Dino Zuppardo per l’immediata condivisione dell’iniziativa, Mario Proglio dell’Arvangia, preziosa fonte storica, Antonio Zerrillo per l’organizzazione unitamente a Fabrizio Destefanis, don Antonello Pellisseri per la disponibilità, e tutte le numerose associazioni e persone che, a vario titolo hanno speso il loro tempo in favore dell’intitolazione».
Giorgia Barile