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L’appello delle associazioni alla politica: Costruiamo oggi l’Alba del 2040

Un importante documento messo insieme da una rete di associazioni albesi parla di sociale, viabilità, ambiente e sostenibilità: si tratta di idee concrete per migliorare la città, destinate ai candidati per le elezioni di primavera

panorama alba

ELEZIONI 2024 Mancano i candidati ufficiali per le elezioni amministrative di primavera ma parte delle associazioni culturali, politiche e sociali albesi hanno già un programma per l’Alba che verrà. Lo spiega il coordinatore della comunità Laudato si’-Gazzetta d’Alba Giovanni Montani, introducendo il documento Costruiamo oggi l’Alba del 2040, scritto a più mani dagli attivisti: «Siamo spaesati, inquieti, impotenti, delusi dalla politica, consapevoli che i legami sociali si stanno incrinando e gli ideali sono appannati: vince l’io, perché tutto sembra incentrato sulla libertà individuale, sulle capacità del leader e sulla forza delle lobby, mentre i valori di eguaglianza e fraternità sono tralasciati, se non abbandonati. Non siamo contro la politica; al contrario, ci sentiamo soggetto politico e invitiamo ognuno alla mobilitazione per costruire un futuro a difesa dei beni comuni».

Sono molteplici le proposte della rete di associazioni, tra cui compaiono Ho cura, Trekking in Langa, Il campo, Slow food Alba, Langhe e Roero, il Centro di prima accoglienza albese, Italia nostra, Comune Roero, l’Osservatorio per la tutela del paesaggio di Langhe e Roero, Ithaca e la comunità Laudato si’. Le indicazioni che il documento suggerisce parlano di sociale, ecologismo e sostenibilità: mantenere vivi i boschi, ridurre l’inquinamento e gli impatti produttivi delle attività umane, anteporre le logiche di cooperazione e rispetto del creato a quelle dell’espansione illimitata e dell’utilizzo delle risorse naturali a discapito dell’integrità sistemica.

Si scende anche nel pratico. L’Osservatorio per la tutela del paesaggio per esempio auspica un intervento sulla viabilità attraverso l’ampliamento del ponte Albertino sul Tanaro. Si dovrebbe disporre almeno di due corsie per ogni senso di marcia, di una pista ciclabile e di un percorso pedonale protetto, mantenendo la continuità della linea ferroviaria. La seconda proposta riguarda la realizzazione di un’alternativa alla realizzazione della tangenziale Est, tramite la galleria di santa Rosalia. «Si tratta della cosiddetta tangenziale Ovest, una bretella in galleria per collegare corso Cortemilia, poco prima della rotonda di strada Sottoripa, con la zona San Cassiano-corso Barolo», spiega il documento da sottoporre ai candidati.

L’associazione Ithaca punta invece sull’investimento sul cortile della Maddalena, che deve diventare «il salotto della città per famiglie, giovani e anziani», anziché essere utilizzato solo durante le grandi manifestazioni legate al turismo. Ma c’è molto altro nel carnet delle richieste: dalla valorizzazione del parco del Tanaro a un direttore artistico per il Sociale, da un nuovo asilo nido a una piattaforma per l’accoglienza che assicuri abitazioni ai migranti e ai giovani.

E, poiché la provincia di Cuneo ha raggiunto il primo posto regionale negativo per il consumo di suolo, la comunità Laudato si’ propone iniziative sul patrimonio edilizio esistente, in modo da evitare altre colate di cemento sulla città, ma anche l’organizzazione di comunità energetiche solidali, coinvolgendo il Comune e la diocesi per ottenere risparmi e fornire un contributo fattivo nella lotta ai cambiamenti climatici. A questo scopo occorre anche «piantare alberi, difendere l’aria e l’acqua, arginare la progressiva sparizione dei boschi a favore di una monocoltura soffocante».

Peccato che due degli ipotetici candidati, consultati per capire se il documento rientri nelle loro corde, abbiano dato forfait: il sindaco di centrodestra Carlo Bo quando scriviamo è influenzato a Londra, mentre Alberto Gatto – centrosinistra – preferisce attendere.

 Valerio Re

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