Ultime notizie

I trattori dell’Albese manifesteranno venerdì

Protesta degli agricoltori: mercoledì 13 corteo di trattori a Cuneo

AGGIORNAMENTO Per consentire il corretto svolgimento della mobilitazione generale degli agricoltori e allevatori di Langhe e Roero, sono istituiti in piazza Sarti il divieto di accesso e il divieto di sosta con rimozione forzata, a esclusione dei mezzi dei manifestanti, dalle 22 di giovedì 15 febbraio alle 14 di venerdì 16.

La manifestazione si terrà nella piazza albese venerdì 16 febbraio a partire dalle ore 9.30 con il presidio di un numero massimo di 200 trattori. Una ventina di mezzi alle 10.30 sfileranno in corteo per le vie della città per poi tornare al presidio per un’assemblea pubblica in programma dalle 11.30 alle 13.

La mattinata è organizzata per permettere anche agli agricoltori e allevatori del territorio di manifestare le loro istanze, sensibilizzando i cittadini su alcuni aspetti economici della filiera produttore-consumatore, ma al contempo, in sinergia con l’Amministrazione comunale, cercando di interferire il meno possibile con la viabilità cittadina.

AUTORIZZATA SFILATA CON VENTI MEZZI ALLE ORE 10.30. SEGUIRà UNA ASSEMBLEA PUBBLICA

LA PROTESTA Alba, venerdì 16 febbraio: arrivano i trattori. L’ufficialità della notizia è arrivata nella serata di sabato 10, dopo il nulla osta del questore, dopo trattative durate tutta la settimana. Molto ha fatto, nell’aiutare gli organizzatori nelle trafile burocratiche, il consigliere con delega all’agricoltura Mario Sandri (nella foto).

«Era giusto aiutarli, i loro punti sono condivisibili. Per esempio, è assurdo che il grano sia pagato 22 centesimi al produttore e il pane costi quattro euro al chilo. Nella ristorazione, i rincari sono da 50 a 150 volte». Venerdì il suo trattore resterà nel garage a Madonna di Como: «Non lo porterò perché la manifestazione è apolitica e il mio ruolo è pubblico, ma sarò presente come rappresentante delle istituzioni per ascoltare».

Già, ma chi sono gli organizzatori? Radunati sotto il nome di Mobilitazione generale agricola Langhe e Roero, i referenti sono due agricoltori, Vittorio Destefanis di Sinio e Dino Molino di Magliano Alfieri. A parlare è Destefanis: «Il documento che abbiamo diffuso è simile agli altri di tutta Europa, ci siamo tenuti larghi per trovare maggior consenso possibile. Nella nostra zona, dove la cerealicoltura è meno diffusa, ci sono comunque difficoltà. Tra i temi che ci toccano maggiormente c’è la necessità di una totale tracciabilità dei prodotti, la promozione di filiere corte e una retribuzione giusta e dignitosa per tutti gli agricoltori».

«Siamo felici di mettere in campo una manifestazione non violenta, apolitica e asindacale: in piazza ci saranno gli agricoltori per gli agricoltori. Ci sono state aperture da parte della politica, in Italia e in Europa, ma nessuno sembra aver capito che il fulcro delle proteste è un prezzo equo. Non vogliamo contentini, ma ciò che abbiamo richiesto».

Il centro della manifestazione sarà tra le piazze Medford e Sarti. Ancora Destefanis: «I trattori che potranno partecipare sono già stati autorizzati, algli altri chiediamo di non arrivare autonomamente: ci metterebbero in difficoltà. Chi vorrà darci supporto sarà ben accetto, a piedi, nelle piazze». La Questura ha autorizzato la sosta di duecento trattori; al corteo, che dovrebbe partire verso le 10.30 e percorrere corso Coppino e la circonvallazione, potranno sfilare solo venti mezzi. L’inizio dell’assemblea sarà attorno alle 11.30, ma le persone si raduneranno già dalle 9.30». Ad Asti è previsto, nel fine settimana, un presidio organizzato dal collettivo Agricoltori autonomi Alessandria e Asti, cui pure Mobilitazione generale agricola Langhe e Roero è collegato.

In una nota del gruppo albese si punta il dito su «costi eccessivi, prezzi bassi e condizioni climatiche avverse che hanno ridotto – se non azzerato – i guadagni di uno dei settori chiave del made in Italy». Tra i punti elencati vi sono «una maggiore sensibilizzazione del consumatore», con gli agricoltori «unico baluardo per la salvaguardia dell’ambiente e del territorio». Altri temi sono la semplificazione della burocrazia, certezze sugli incentivi per il gasolio agricolo, indennizzi per i danni da fauna selvatica e azioni di contenimento, no a pannelli solari sul suolo e a carne coltivata, abolizione della quota del quattro per cento di terreni incolti prevista dalla Pac, revisione della stessa e di una svolta ecologica antieconomica per l’agricoltura.

Il risentimento verso la politica è antico, nei confronti delle organizzazioni di categoria molto più recente. Uno dei contadini attivo nelle proteste, che preferisce l’anonimato, lo illustra così: «Se avessero fatto il loro lavoro, la necessità di organizzare qualcosa non ci sarebbe stata. Hanno scelto un altro modo di manifestare, molto istituzionale, che è stato poco forte e incisivo».  d.ba.

 

Banner Gazzetta d'Alba