MUSICA Visioni notturne di un musicista sull’orlo di una crisi di nervi è il nuovo libro di Paolo Paglia, pubblicato la scorsa settimana da Algra. La prima presentazione è in programma per venerdì 23 febbraio, alle 18.30 al palazzo Banca d’Alba. In 170 pagine, Paglia unisce e alterna passaggi alti e seri, ad altri più spiritosi.
Come chiarisce l’autore nell’introduzione, non c’è l’intenzione di essere didascalico ma di cercare con il lettore «una condivisione, a volte più intima, di emozioni, stati d’animo e visioni che hanno costellato l’esistenza» del compositore e direttore d’orchestra albese.
La presentazione è a cura di Elio Ambrogio. Il libro, come specifica l’autore, prende «il la da Suoni, parole, silenzi e con Oh per Bach, edito lo scorso anno, completa un trittico». Ne risulta un testo agile, slegato da un rigido ordine, la cui lettura può cominciare dal capitolo che incuriosisce di più. Ce n’è per tutti i gusti: accanto a concetti familiari come il direttore d’orchestra, è illustrata la «pornofonia», «quel continuo zapping tra un brano e l’altro, impossibile al tempo del vinile in cui, se si strisciava la puntina, la si rovinava».
Due capitoli sono dedicati al rapporto con la musica di Stanley Kubrick e Dante. Paglia dice che «il fine di questo zabaione» è «spingere il lettore ad approfondire ulteriormente, in autonomia, determinati aspetti».
Davide Barile
