Torino: maxi sequestro delle Fiamme gialle di capi contraffatti provenienti dalla Turchia

I capi d’abbigliamento contraffatti riproducenti i più noti brand della moda, una misura cautelare e 25 denunciati

Da lunedì apertura dei negozi e spostamenti liberi in tutto il Piemonte. I parrucchieri riaprono martedì, bar e ristoranti il 25 maggio

TORINO La Guardia di finanza di Torino ha disarticolato un traffico transnazionale di capi d’abbigliamento contraffatti riproducenti i più noti brand della moda.

L’attività denominata “Pegasus” coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino, ha consentito di individuare una cittadina torinese di 27 anni che, tramite note piattaforme web, pubblicizzava e proponeva la vendita di capi d’abbigliamento di dubbia origine.

All’esito degli accertamenti operati dai Finanzieri del gruppo di Orbassano, è emerso che gli articoli (maglie, felpe, tute, calze, recanti tutti marchi risultati, all’esito di attività peritale, contraffatti) erano stati prodotti in laboratori artigianali dislocati in Turchia e gestiti dal compagno della donna, quindi erano stati introdotti nell’Unione Europea attraverso società di spedizione e, infine, consegnati a vari acquirenti, ubicati in diverse regioni italiane.

Nel complesso, i militari sono pervenuti al sequestro di circa 19mila capi d’abbigliamento contraffatti (Nike, Calvin Klein, Disney, Spiderman/Dc, Garfield, Sonic, Minecraft, Dsquared, Prada, Moncler, Balenciaga, Calvin Klein, Moschino, Louis Vuitton, Lacoste, Burberry, Tommy Hilfiger, The North Face, Adidas, Givenchy, Palm Angels, Gucci) di pregevole fattura e del tutto simili agli originali.

Le Fiamme gialle hanno inoltre proceduto a cautelare i conti correnti e le carte elettroniche utilizzate dalla donna per ricevere i pagamenti dalla clientela e hanno oscurato diversi account sui social network attraverso i quali l’indagata pubblicizzava le merci. Ferma restando la presunzione di innocenza sino a compiuto accertamento delle responsabilità, la donna dovrà rispondere delle ipotesi penalmente rilevanti di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, ricettazione e frode in commercio.

Nei suoi confronti, inoltre, il Tribunale di Torino ha emesso la misura cautelare degli arresti domiciliari, eseguita dai Finanzieri di Orbassano. Nei confronti di tale provvedimento, disposto in sede di indagini preliminari, sono consentiti mezzi di impugnazione. Infine, i militari hanno proceduto a segnalare all’Autorità giudiziaria ulteriori 24 persone, individuate quali acquirenti di capi contraffatti per importi significativi, mentre nei confronti di altri sedici soggetti, autori invece di acquisti “occasionali”, sono state irrogate sanzioni di natura esclusivamente amministrativa.

Le attività di servizio svolte si inseriscono nel quadro di prevenzione e repressione operato dal Corpo a contrasto delle condotte commerciali ingannevoli riguardanti, in particolare, la vendita di beni contraffatti; come noto, la contraffazione è un moltiplicatore di illegalità, alimenta i circuiti sommersi del lavoro nero, dell’evasione fiscale, del riciclaggio e della criminalità organizzata. Contrastarla significa salvaguardare il tessuto produttivo italiano e creare le condizioni per rafforzare la competitività delle aziende.

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