Una targa indica la casa natale di Gina Lagorio, oggi la cerimonia a Bra

Una targa indica la casa natale di Gina Lagorio, oggi la cerimonia a Bra

BRA «Grazie all’Amministrazione per l’attenzione che da sempre dimostra nei confronti di Gina. Lei ha sempre portato Bra nel cuore e ovunque ne avesse occasione, parlava con affetto della sua città natale». Silvia Lagorio, una delle figlie della scrittrice Gina Lagorio, a nome della famiglia, ha voluto ringraziare il sindaco Gianni Fogliato, il delegato alla cultura Fabio Bailo, tutta l’Amministrazione e l’amico della mamma Carlo Petrini, per la cerimonia con la quale si è scoperta una targa al civico 12 della centralissima via Cavour, affissa alla parete esterna della casa in cui venne alla luce in un freddo giorno di gennaio 1922.

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Stamani (sabato 27 aprile) è stata infatti  scoperta la targa apposta sul caseggiato dove nacque Luigina Bernocco, meglio nota come Gina Lagorio, una delle voci più alte della letteratura italiana del Novecento. Alla cerimonia, coordinata dal presidente del consiglio comunale Fabio Bailo, sono intervenute la saggista Cetta Berardo, profonda conoscitrice della produzione della scrittrice, e Silvia Lagorio, una delle figlie di Gina, che ha preso la parola a nome della famiglia.

Le conclusioni sono state affidate al sindaco Gianni Fogliato che ha ricordato come in città ci sia anche una scuola materna intitolata alla famosa scrittrice. Presenti anche Carlo Petrini, amico fraterno della scrittrice, e una nutrita delegazione dell’Anpi; suggestivo il momento in cui si è tolto il tricolore che copriva la targa che ricorda la scrittrice e il suo rapporto con la città natale, quella Bra o della felicità – che dà il titolo alla rivista storica cittadina – cui dedicò molte, insuperate pagine.

Valter Manzone

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