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Dall’Expo al G7: Wild life ha esposto il suo manifesto

Il gruppo di albesi è stato chiamato dalla Regione a partecipare ai tavoli di confronto che hanno preceduto il forum intergovernativo

Dall'Expo al G7: Wild life ha esposto il suo manifesto

AMBIENTE È già stata rinomata la Carta di Venaria, accompagnata da non poche critiche, perché sarebbe stata fin troppo prudente, alla luce dei gravi segnali del cambiamento climatico. La scorsa settimana, nei saloni della reggia alle porte di Torino, si è tenuto il G7, che ha chiamato a rapporto i rappresentanti di Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti e Italia, per confrontarsi su tre temi fondamentali per il futuro: ambiente, energia e clima.

Che cosa è emerso? Al centro, un progressivo abbandono dei combustibili fossili, la cui prima tappa sarà l’uscita dal carbone. Tra gli altri aspetti, si è parlato della crescita delle rinnovabili attraverso la moltiplicazione della capacità di stoccaggio dell’energia, oltre all’emancipazione dal gas russo. Il ministro italiano per l’ambiente Gilberto Pichetto Fratin si è dichiarato soddisfatto: «Ringrazio tutte le delegazioni per il lavoro svolto. È stato possibile, con un impegno comune, coniugare le differenti esigenze e le tante sensibilità». Tra chi ha avuto un ruolo nelle azioni che hanno preceduto il G7, i ragazzi e le ragazze di Wild life protection, associazione ambientalista albese.

Il contributo dei giovani

A metà aprile, sotto le torri, hanno organizzato la seconda edizione dell’Expo della sostenibilità. In particolare, sono stati coinvolti gli studenti delle scuole superiori albesi. Ne è nato un documento, che riassume le principali tematiche emerse. Spiega Stefano Alessandria, studente universitario e presidente dell’associazione: «Ci sembrava il modo migliore per concludere il programma dell’Expo: volevamo creare una sorta di manifesto della transizione ecologica, da lasciare per il territorio e per chi ha partecipato». Il gruppo di albesi, che ha collaborato a stretto contatto con la Regione Piemonte, è stato così chiamato a partecipare ai tavoli di confronto che hanno preceduto il G7, nella parte che ha coinvolto i giovani: “Eravamo in totale più di 100 studenti».

Riprende Alessandria: «Come gruppo ambientalista, siamo stati gli unici a partecipare al G7 di Venaria. Abbiamo presentato i risultati del nostro lavoro e ci siamo confrontati con tutti gli altri: è stata un’occasione preziosa per ampliare le nostre conoscenze. Abbiamo anche potuto incontrare il ministro per l’ambiente Pichetto Fratin, ospite ad Alba della prima edizione dell’Expo: si ricordava di noi, è stato felice di poterci rivedere e di ascoltarci di nuovo». 

Francesca Pinaffo

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