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Abitare il piemontese: la parola della settimana è Givo (pronuncia: givu)

Significa: lucciola, scarafaggio, maggiolino, coleottero, ma anche mozzicone di sigaretta

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ABITARE IL PIEMONTESE Troviamo molto piacevole che di tanto in tanto qualcuno ci fermi per strada per dirci che la puntata settimanale della rubrica abbia risvegliato parole e ricordi evocanti un tempo passato e magari felice: «Quella parola la diceva mia mamma, mio nonno…» e così via. Questa settimana vorremmo soffermarci su una parola quasi completamente desueta: givo (pronuncia: givu). Il primo significato riguarda gli insetti. Si ritiene generalmente che la denominazione origini dal tedesco kafer, scarafaggio. C’è chi intende il maggiolino, chi il coleottero, chi lo scarafaggio e chi la lucciola. Il periodo migliore per osservare queste ultime è naturalmente la prima parte dell’estate. Proprio le lucciole da qualche parte del Piemonte sono anche dette amsòiȓe/msòiȓe (la falce ricurva per mietere il grano). Il motivo è riconducibile all’arrivo di queste nel periodo del taglio del grano. Alcuni modi di dire tirano in ballo questa accezione: pȓediché ai givo (predicare inutilmente), andé a conté sue rason ai givo (andare ad annoiare qualcuno), fé gȓigné ij givo (essere ridicoli da far ridere persino i… polli). Con pan dëȓ givo s’intende invece il frutto dell’olmo.

Ma givo sono diventati anche i mozziconi di sigarette o sigari. Effettivamente i mozziconi e questi insetti possono presentare somiglianze, analogie: sono di forma simile, ulteriormente associati all’illuminazione intermittente, nel caso delle lucciole, creando un’atmosfera magica e suggestiva nelle notti di campagna, dove la luce artificiale non prende il sopravvento. I mozziconi di sigaretta, con il loro accendersi e spegnersi, producono una luce fioca e intermittente, ricordando la delicata e affascinante luminosità delle lucciole. La gente di campagna, che spesso passava le serate all’aperto, poteva notare questa somiglianza e cogliere un senso di connessione tra le due entità. C’è però una divergenza importante. Se l’emissione luminosa delle lucciole è un fenomeno naturale e incredibilmente suggestivo che meraviglia a tutte le età, nonché sinonimo di un ambiente naturale incontaminato, la sigaretta denuncia un fatto diametralmente opposto, ossia l’inquinamento ambientale e fisico.

Paolo Tibaldi

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