ALBA La presentazione delle liste che domenica 29 settembre concorreranno alle elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale è iniziata domenica 8 ed è terminata ieri, lunedì 9 settembre a mezzogiorno. Gli schieramenti in corsa saranno, come già ampiamente previsto, tre: centrosinistra, centrodestra e una lista civica di ispirazione di centro.
Il centrosinistra
Il centrosinistra è stato il primo a mostrare le carte, con una conferenza stampa indetta a Cuneo giovedì 5. Il nome scelto per il raggruppamento è La nostra Provincia, con candidati appartenenti sia al Partito democratico sia a liste civiche. Accanto ai membri uscenti del Consiglio provinciale, ossia Bruna Sibille, consigliera a Bra, Davide Sannazzaro, sindaco di Cavallermaggiore, e Loris Emanuel, primo cittadino di Moiola, ci saranno quattro rappresentanti della Langa e del Roero: i sindaci di Alba e Gorzegno, Alberto Gatto e Marco Chinazzo, con Fiona Bianco e Donatella Valsania, consigliere a Serralunga e Montà.
Completano il quadro Pierluigi Balbi, Luca Bessone, Stefania D’Ulisse, Laura Gasco e Andrea Tagliano, consiglieri a Dronero, Beinette, Cuneo, Mondovì e Saluzzo. Sembra, anche considerando il peso elettorale di Alba, che Gatto abbia serie possibilità di ripetere il successo che l’ha portato, a giugno, a scalzare al primo turno Carlo Bo dal Municipio.
Luca Robaldo, presidente della Provincia fino al 2026 e sindaco di Mondovì, pur agendo in sordina è legato fortemente alla lista centrista Patto civico per la Granda, della quale fanno parte pure i rappresentanti di Azione. La definizione dei nomi è giunta soltanto al sabato, anche se il grosso del gruppo era già noto da tempo. Confermati gli uscenti Pietro Danna e Vincenzo Pellegrino, consiglieri a Monastero Vasco e Cuneo, e Silvano Dovetta, sindaco di Venasca proveniente però dal centrosinistra. Dalle nostre zone ci saranno Paolo Piccinelli, primo cittadino di Neive, Umberto Ferrondi, vicesindaco di Cherasco, e Rosalba Bugnella, consigliera a Dogliani. Gli altri candidati sono le sindache di Manta e Caraglio, Ivana Casale e Paola Falco, la vicesindaca di Peveragno Vilma Ghigo, Enrico Mariano, Alberto Pettavino ed Elisa Fea, consiglieri comunali a Racconigi, Savigliano e Trinità.
Il centrodestra
Più complessa la situazione del centrodestra, dove fino all’ultimo c’è stata una profonda indecisione su chi schierare. Ciò può forse essere legato ai malumori espressi da William Casoni, coordinatore di Fratelli d’Italia in provincia di Cuneo, il quale aveva dichiarato di essere contrario alla presentazione di una lista civica targata Robaldo in concorrenza al centrodestra. Soprattutto in virtù del fatto che, alle regionali, il presidente della Provincia era stato l’artefice della Lista Cirio.
I più pronti tra gli alleati dello schieramento sono stati i rappresentanti di Forza Italia, partito che, a livello nazionale e locale, sta risorgendo dalle proprie ceneri. Tanto che, alla fine, Fratelli d’Italia e Lega hanno concesso loro di schierare due candidati in più. In testa c’è Massimo Antoniotti, consigliere comunale a Borgomale e, alla scorsa tornata, campione di preferenze con 7.568 voti ponderati. Tra i forzisti figurano Simone Manzone, sindaco di Guarene, Roberto Baldi, primo cittadino di Bagnolo Piemonte, Cristina Galfrè, assessore di Centallo, Michela Gosmar e Valeria Marrone, consigliere a Salmour e Valdieri.
La Lega ha trovato la quadra con Simone Gallo, consigliere ed ex sindaco di Feisoglio, Simona Giaccardi, presidente del consiglio comunale di Fossano e Katia Manassero, consigliera a Borgo San Dalmazzo. Fratelli d’Italia punterà su Rocco Pulitanò, Denis Scotti e Soave Giacosa, consiglieri a Mondovì, Vignolo e Castelnuovo di Ceva.
Per presentare ogni lista è stato necessario raccogliere 140 firme tra gli amministratori dei 247 Comuni della Granda. Come prevede la legge Delrio, soltanto sindaci, consiglieri e assessori (in questo caso solo per i centri con meno di quindicimila abitanti) potranno partecipare alle votazioni. Il 29 settembre i seggi di Cuneo, Roddi, Mondovì e Saluzzo resteranno aperti dalle 8 alle 20. Il giorno dopo avverranno gli scrutini decisivi.
d.ba.