FAKE NEWS Diritto all’informazione. Un caposaldo della democrazia e delle Costituzioni nazionali. Nonostante i trattati internazionali la diano per acquisita, questa prerogativa risulta via via sempre più messa a rischio e sottoposta a minacce dalla disinformazione. Su questo ci si confronta nel corso del dibattito “Fake nEUs, Democrazia e (dis)informazione nell’Ue”. Promosso da Apice Europa (Associazione per l’incontro delle culture in Europa), l’appuntamento è per sabato 21 settembre, tra le 10 e le 12.30 nella stessa sede di Apice, in via Roncaia 85 a Madonna dei Boschi di Boves.
Diritto all’informazione. I relatori
Interverranno:
- Franco Chittolina e Adriana Longoni, che parleranno della disinformazione come minaccia alla democrazia in Europa
- Maria Claudia Bodino, che si soffermerà sull’intelligenza artificiale, come strumento di disinformazione
- Roberto Moisio, che inquadrerà il tema della disinformazione dal punto di vista della stampa locale
- Denise Arneodo, che farà una panoramica dei progetti e attività di Apice per l’informazione
Percorso di formazione sul diritto all’informazione
Nell’occasione sarà illustrato il progetto/percorso di formazione sul diritto all’informazione corretta e trasparente. L’iniziativa mira a costituire un gruppo di lavoro composto da esperti dell’informazione europea e locale, giovani collaboratori di testate locali e studenti interessati al mondo dell’informazione e del digitale. L’obiettivo è quello di sviluppare competenze e strumenti operativi volti a riconoscere e contrastare la disinformazione e le sue ripercussioni sull’esercizio della cittadinanza attiva.
Incontri a cadenza mensile sul diritto all’informazione
Da anni impegnata a portare sul territorio un’informazione approfondita ed oggettiva sulle tematiche europee e internazionali, Apice intende proseguire i suoi approfondimenti sui temi del diritto all’informazione con incontri a cadenza mensile a partire da gennaio 2025.
Combattere la disinformazione è una priorità
«Combattere la disinformazione è una questione di salvaguardia della democrazia – spiegano in associazione – La velocità con cui oggi è possibile pubblicare e reperire una notizia senza poter verificare l’attendibilità delle fonti, rappresenta una minaccia reale per il diritto all’informazione. Questa situazione influenza tanto i mezzi di comunicazione e il lavoro dei giornalisti quanto il modo con cui cittadini e cittadine si confrontano con l’affidabilità delle notizie». Ed è «su terreni polarizzanti e divisivi che le notizie false nascono e circolano più rapidamente, producendo effetti dannosi sul diritto ad essere informati correttamente».