ALBA Dopo la seconda commissione consiliare di ieri – 24 settembre -, che si occupa di agricoltura, il centrodestra albese interviene sul tema dei tartufi di piccola pezzatura venduti nel mercato della Fiera del tartufo, che aprirà i battenti da sabato 12 ottobre: «Non si ritardi l’approvazione del divieto di vendita di tartufi di pezzatura troppo piccola in Fiera: su questo la politica si unisca e agisca per garantire ancora maggiore qualità ai consumatori», dicono
La richiesta dei rappresentanti della minoranza è chiara: modificare da subito il regolamento comunale in materia, «per garantire ancora maggiore qualità del tartufo bianco d’Alba e non attendere il mese di novembre».
La richiesta
La modificazione principale di cui si è discusso, in particolare, prevede il divieto di vendita di tartufi di pezzatura inferiore ai 10 grammi e il cosiddetto “tritume”.
Dicono dal centrodestra: «L’assessore Roberto Cavallo ha espresso la volontà di rinviare la discussione delle modifiche al consiglio di ottobre, qualora convocato, o in un consiglio successivo a quello di domani, 26 settembre. Tale iter non consentirebbe l’entrate in vigore del regolamento prima dell’inizio della Fiera, con conseguente ritardo dell’adozione del divieto».
I consiglieri di minoranza hanno scritto al sindaco di Alba e al presidente del Consiglio comunale, chiedendo l’immediata discussione delle modificazioni, così da farle entrare in vigore già a partire dall’inizio della Fiera.
Emanuele Bolla, Lorenzo Barbero, Carlo Bo, Domenico Boeri, Elisa Boschiazzo, Riccardo Spolaore, Daniele Sobrero e Massimo Reggio dichiarano: «È importante approvare subito il divieto di vendere tartufi di pezzature sotto i 10 grammi in fiera, così come i pezzi e il tritume. Arriviamo da annate difficili e queste regole contribuiranno ad aumentare la qualità del tartufo bianco d’Alba in vendita, nel solco delle politiche di promozione della qualità adottate nel tempo. Tale provvedimento andrebbe assunto con urgenza, ancor prima dell’inizio della Fiera, in modo da normare con omogeneità la vendita di tartufi nel mercato mondiale già da ottobre, mese che registra maggiori criticità».