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Il volto nuovo della storica giostra di San Benedetto Belbo

Il volto nuovo della storica giostra di San Benedetto Belbo 1

SAN BENEDETTO La giostra in ferro è uno dei particolari più caratteristici del centro storico. Grazie all’impegno di Bruno Bonifacio, originario di Cortemilia e residente da alcuni anni in paese, l’attrazione è stata ristrutturata.

Spiega il vicesindaco Emilio Porro: «Nel tempo libero l’ha riverniciata di giallo e blu, i colori del Comune. Ha fatto un ottimo lavoro. La giostra è un simbolo del paese e da generazioni è il divertimento dei bambini, pur essendo utilizzabile anche da adulti. Sovente arrivano sposi per scattare le foto del matrimonio e, alcuni anni fa, seduti lì sopra si esibirono due cori di Torino».

L’origine della giostra, prosegue Porro, «va fatta risalire agli anni Trenta, quando fu acquistata dal parroco don Luigi Chiavarino. La costruì una ditta di Mondovì e mi piacerebbe fare ricerche per sapere se ce ne sono altre uguali in giro. Non so quale fosse il colore originale».

Conclude il vicesindaco: «La andò a prendere, con il carro, mio nonno Emilio Canonica, fratello di Placido. Era a disposizione degli alunni della scuola elementare e, probabilmente, vi si sedette sopra anche Fenoglio durante i suoi soggiorni a San Benedetto. Quando veniva celebrata la Messa, il prete metteva un lucchetto per impedirne l’uso».

Davide Barile

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