TORINO Mentre fa il suo ingresso in piazza San Carlo durante il Salone dell’auto, la Lancia 037 guidata dall’albese Barbara Riolfo finisce contro il pubblico. Il video dell’accaduto datato domenica 15 settembre, ha fatto il giro del Web e delle televisioni, ma a oggi è ancora difficile capire cosa sia realmente successo.
La pilota, non nuova nel mondo dei motori, non sa spiegarsi l’accaduto, ma tramite il suo legale, Roberto Ponzio, promette che provvederà ai risarcimenti dovuti. Intanto la Procura di Torino ha aperto nei suoi confronti un fascicolo per lesioni colpose.
Secondo le prime ricostruzioni sarebbero quattordici coloro che fermi dietro le transenne per assistere all’evento, sono rimasti feriti nell’impatto. A prestare i primi soccorsi sono intervenuti i sanitari della Croce rossa e della Croce verde arrivati subito dopo il sinistro. Tra i feriti emergono un uomo che ha riportato un trauma genitale per il quale dovrà essere operato e una ragazza di 23 anni che avrebbe riportato la frattura della gamba sinistra. Altri contusi avrebbero invece traumi di minore gravità.
Per il procuratore aggiunto di Torino Vincenzo Pacileo, la pilota, avrebbe perso il controllo del mezzo, proprio mentre faceva il suo ingresso nella piazza accompagnata dalla figlia Alessia Toppino poiché avrebbe «sgasato senza un apparente motivo».
«Alcuni dei feriti hanno presentato querela, e di conseguenza è stato iscritto un procedimento penale finalizzato all’accertamento dei fatti di reato», ha dichiarato il neoprocuratore di Torino Giovanni Bombardieri.
L’auto è stata posta sotto sequestro e le indagini sono state affidate alla Polizia locale, presente nella piazza al momento dell’impatto. Oltre alle due donne presenti nell’abitacolo, sono stati sentiti anche i responsabili dell’organizzazione dell’evento.
La difesa della donna che insieme al marito gestisce un’officina a Bra è stata affidata all’avvocato Roberto Ponzio: «Non ci risulta al momento notizia di querele. La mia assistita mi ha dato mandato di risarcire i feriti e di raccogliere le denunce per quantificare il fatto. Rammaricata dall’incidente intende risarcire il danno che dalle prime avvisaglie appare plurimo, ma non di grande entità. La vicenda però sta assumendo risvolti mediatici non ulteriormente tollerabili. Sia chiaro che la signora Riolfo si assumerà le responsabilità proprie ma non quelle di altri».
Elisa Rossanino