Ultime notizie

L’INTERVISTA / I primi cento giorni da sindaco di Alberto Gatto

A quasi cento giorni dal suo insediamento, il sindaco traccia un bilancio con Gazzetta d’Alba, tra opere in cantiere e questioni spinose, come la vicenda Egea

L'INTERVISTA / I primi cento giorni da sindaco di Alberto Gatto

ALBA Sono passati tre mesi dalle elezioni che hanno sancito il cambio della guardia alla guida di Alba: dopo cinque anni in mano al centrodestra, la città è tornata al centrosinistra, con una Giunta in cui non mancano i volti nuovi, ma nemmeno i veterani della pubblica amministrazione.

Alberto Gatto, poco più che trentenne, si può considerare tra questi ultimi. Pur sedendo per la prima volta sulla poltrona da sindaco, era stato già eletto come consigliere nel 2009, a fianco dell’allora primo cittadino Maurizio Marello, dallo scorso giugno presidente del Consiglio comunale.

Ed è così che, a quasi cento giorni dal suo insediamento, il sindaco traccia un bilancio con Gazzetta d’Alba.

Il periodo è importante: le vacanze sono state archiviate, le scuole stanno per rimettersi in moto e la Fiera del tartufo bussa alle porte della città. È arrivato il momento in cui l’attività politica e amministrativa è chiamata a riprendere a pieno ritmo. Si tratta, forse, del vero inizio per la nuova Giunta.

Dalla visione sulla città alle varie criticità, dal rapporto con l’opposizione ai progetti in cantiere, Gatto ha parlato senza reticenze e con un certo ottimismo.

Un bilancio positivo fino a oggi

Come sono trascorsi questi primi tre mesi dalla vittoria e quali sono le sue impressioni sull’esordio della sua squadra?

«Direi che sono passati molto velocemente, con un’agenda già ricca di impegni e di incontri, di scadenze da affrontare e con l’estate, che in ogni caso cambia il ritmo dell’attività amministrativa. Se devo tracciare un primo bilancio, le impressioni sono del tutto positive. Mi riferisco al clima in città, come ho potuto verificare incontrando molti residenti, ma anche alla mia Giunta e a tutta la maggioranza consiliare».

Alberto Gatto è il nuovo sindaco di Alba. Al centrosinistra non serve il ballottaggio 2
Foto di Pierangelo Vacchetto

Lei ha scelto una squadra in cui non mancano i volti nuovi, del tutto digiuni di incarichi politici: qualche difficoltà?

«Stiamo portando avanti, in generale, un gran lavoro di condivisione, per proporre alla città la visione più ampia possibile. Se si pensa che siamo entrati in Municipio da poco tempo, abbiamo affrontato diverse questioni: la gestione ordinata di Collisioni, l’evacuazione della palazzina della stazione, la variazione di bilancio da oltre 3,8 milioni di euro approvata a fine luglio e la gestione della chiusura del centro di accoglienza di via Pola, con l’apertura temporanea della palestra della Macrino, una novità».

Settembre è un mese fondamentale in Comune. Quali saranno i primi temi messi in agenda per la ripresa dell’attività politica e amministrativa?

«Sicuramente il Dup – il Documento unico di programmazione, che contiene gli estremi della nostra attività futura – e le linee programmatiche in vista del prossimo Consiglio comunale, due capisaldi dell’azione amministrativa. Per passare alle opere pubbliche, abbiamo già preventivato finanziamenti importanti che porteremo avanti, come la riqualificazione di tre aree verdi: i giardini di via Aldo Moro, l’area al numero 85 di corso Piave e il parco Sobrino. Ci avviciniamo a grandi passi verso l’autunno: un ricco programma di eventi culturali farà da cornice alla Fiera del tartufo, ricorreranno gli ottant’anni dei ventitré giorni della città di Alba e un duplicato della medaglia d’oro al Valor militare tornerà in Municipio». 

La  vicenda Egea 

Come procederà la fase di transizione tra i provvedimenti elaborati dalla Giunta precedente e le nuove proposte, visto che sono diverse le azioni già messe in cantiere?

«Un sindaco responsabile non getta certo alle ortiche tutto il lavoro fatto da chi lo ha preceduto, ma porta avanti ciò che considera buono. La transizione sta procedendo bene: con gli uffici c’è una bella collaborazione, che ci ha permesso di prendere in mano i progetti fin da subito. Allo stesso tempo, stiamo cercando di imprimere nuovi impulsi dove necessario e continuare a seguire i dossier ben instradati, così da portarli a termine. Lo spreco di risorse va evitato con la massima attenzione. Posso citare i progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza o il parcheggio del Mussotto, che il quartiere aspettava da tempo: i cantieri sono già partiti».

Egea Alba

Tra le eredità che ha ricevuto, anche le fasi conclusive della crisi di Egea, che oggi pare superata. Da questo punto di vista, l’Amministrazione ha già valutato il nuovo scenario che si è venuto a creare a seguito dell’ingresso di Iren?

«È una vicenda che di certo ha toccato il tessuto della nostra città. Abbiamo subito preso in mano le varie documentazioni e c’è un dialogo aperto, continuo e proficuo con i nuovi soci. Andremo avanti così, con uno sguardo attento, perché i servizi erogati da Egea sono molto importanti, basti pensare al teleriscaldamento, all’illuminazione o alla pulizia urbana. Nelle prossime settimane, i nuovi vertici aziendali verranno ascoltati nella Commissione consiliare competente, in programma per il 18 settembre».

La candidatura al Consiglio provinciale 

Gatto, ormai è certo: perché ha deciso di candidarsi a consigliere provinciale?

«Lo confermo: sarò candidato consigliere, un’elezione di secondo livello in cui non è in gioco la presidenza, ma il Consiglio (ne parliamo anche a pagina 19). È una scelta motivata dalla voglia di Alba di essere protagonista in tutto il territorio cuneese, anche se la priorità per me rimane il ruolo di sindaco. Già da questi primi mesi ho compreso l’importanza di essere una figura presente. Dall’altro lato, è fondamentale avere lo sguardo più ampio, basti pensare a opere come il terzo ponte, gli edifici scolastici e la viabilità».

Che cosa la preoccupa di più come sindaco?

«Avverto molte responsabilità: Alba è una città importante, che va ben oltre il numero dei suoi abitanti. Se penso al futuro, l’obiettivo è stare al passo con un mondo che cambia sempre più velocemente: avremo bisogno di aggiornarci, di portare avanti la transizione ecologica e quella digitale, ma anche di affrontare le problematiche sociali. Sono tante le sfide all’orizzonte: sono convinto che abbiamo le competenze per vincerle».

Quali sono queste risorse?

«L’innovazione, lo studio e il coraggio. Dovremo agire su molti fronti e servirà trovare nuove competenze, credendo nei nostri giovani. Sarà anche importante essere aperti ad accogliere le tante opportunità che arrivano dall’esterno, come attraverso i bandi europei e regionali».

Il rapporto con l’opposizione

Premesso che siamo ai primi passi di un lungo percorso, come potrebbe procedere il confronto con l’opposizione, e sarà possibile stabilire un dialogo costruttivo almeno sulle questioni maggiori?

«Spero di sì, perché ne conoscono l’importanza. Sono stato io stesso all’opposizione per cinque anni e con gli altri consiglieri abbiamo mai fatto mancare il nostro apporto, magari severo, ma sempre molto propositivo. A oggi abbiamo trovato una parte dell’opposizione poco disposta a lavorare, ma sono convinto che alla fine la città e il suo benessere verranno prima di tutto».

Alberto Gatto è il nuovo sindaco di Alba. Al centrosinistra non serve il ballottaggio
La notte elettorale che ha portato alla vittoria di Gatto.

Parliamo di ricorrenze importanti. Si avvicina il trentesimo anniversario dell’alluvione. Ci sono progetti e iniziative in vista?

«Parliamo di un fatto drammatico che ha segnato nel profondo la nostra città. Alba si è scoperta fragile, ma al tempo stesso unita. Ci siamo aiutati a vicenda per uscirne al meglio e ci siamo riusciti. Anche le opere idrauliche eseguite all’indomani dell’alluvione lo hanno dimostrato, tanto da reggere molto bene quando nel 2016 è caduta ancora più acqua. Le celebrazioni della ricorrenza metteranno in evidenza entrambi questi aspetti fondamentali».  

Beppe Malò

Banner Gazzetta d'Alba