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Per il nuovo anno nessun rincaro ad Alba per mensa e asilo nido

Lo ha annunciato il Comune, mentre con il Pnrr si lavora ai nuovi edifici: la mensa sarà al Mussotto e il nuovo nido in corso Europa

Asili nido: Alba e Bra rispettano la soglia Ue

ALBA«Non abbiamo ritoccato le tariffe di asilo nido e mensa. L’importo rimane quello dello scorso anno. È stata una scelta politica per andare incontro alle esigenze delle famiglie, che nel 2023 avevano dovuto affrontare un rincaro importante». Lo annuncia Donatella Croce, neoassessora alle politiche sociali albesi.

La decisione è stata presa dalla Giunta a fine luglio. Si tratta di un intervento importante, considerando che lo scorso anno l’ex sindaco Carlo Bo, in seguito all’aumento generalizzato di bollette energetiche e materie prime, aveva predisposto un rialzo tariffario. Per la mensa, era stato pari a circa l’8 per cento, che corrispondeva a 0,10 centesimi in più a pasto, disposto dalla Sodexo, la ditta che gestisce il servizio da anni.

Le tariffe attuali 

Oggi le tariffe della mensa variano a seconda del livello scolastico e dell’indicatore Isee. Per esempio, per i residenti nel Comune di Alba, un pasto completo costa 5,86 euro nella scuola dell’infanzia, 6,01 euro nella scuola elementare e 6,13 euro per le medie. Per i non residenti, la cifra è unica e si arriva a 6,62 euro. Grazie alle agevolazioni per chi dimostra redditi bassi, gli importi diminuiscono: con un reddito inferiore ai 10mila euro, per esempio, le riduzioni oscillano a seconda delle fasce, passando da poco più di un euro a pasto fino a 3 euro. Per quanto riguarda il nido comunale, esiste una graduatoria: i non residenti pagano 660 euro mensili per un inserimento a tempo pieno, mentre i residenti ad Alba raggiungono i 600 euro, con Isee superiore a 18mila euro. Questa cifra si riduce in maniera proporzionale al reddito: così, chi si trova per esempio nella fascia più bassa, paga 65 euro.

Non sprecare il cibo 1
Il centro cottura della mensa oggi è in via Liberazione.

E nel privato? Le tariffe si attestano sui 600 euro e i sussidi concessi dal Governo coprono solo in parte l’importo. Riprende Croce: «Ci è sembrato giusto restituire respiro ai nuclei familiari. Sebbene il costo dei servizi di mensa e asilo nido risulti variabile in base alla situazione reddituale, gli ultimi anni non sono stati semplici dal punto di vista economico per le persone ed era importante dimostrare una certa vicinanza. Nei prossimi mesi, abbiamo intenzione di rivedere le fasce Isee, che al momento risultano piuttosto ampie e non tengono conto della variabilità delle singole situazioni».

Si lavora ai nuovi edifici

Non è tutto: sotto le torri si lavora al nuovo asilo e alla nuova mensa. Dovrebbero essere pronti entro il prossimo biennio, se i lavori verranno ultimati secondo le tempistiche previste. Entrambi i cantieri miglioreranno l’assetto strutturale attuale e sono stati avviati grazie ai fondi stanziati dal Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza.

La nuova mensa sorgerà al Mussotto, in un nuovo edificio di due piani collocato in via Cesare Delpiano. All’interno verrà allestito un centro di preparazione e confezionamento dei pasti, destinati ai refettori scolastici di tutto il territorio comunale. Servirà anche i pranzi per gli studenti dell’area mussottese. L’importo complessivo dei lavori, iniziati a novembre 2023, è pari a circa 2 milioni di euro, di cui 1,6 milioni derivanti dal Pnrr e la restante parte dal Comune.

Per quanto riguarda il nido, anche in questo caso da costruire ex novo, sorgerà nella zona di via dell’Acquedotto. Il cantiere è stato inaugurato a luglio di quest’anno, per un importo complessivo pari a circa 3,5 milioni di euro, con l’obiettivo di concludere l’opera per giugno 2026.

L’assessore ai lavori pubblici, Edoardo Fenocchio, commenta: «Ci siamo mossi in continuità con quanto stabilito e già avviato dalla precedente Amministrazione. Nel caso dell’asilo, sebbene la struttura andrà a sostituire quella comunale di via Diaz, non escludiamo che possa portare a un incremento dei posti a oggi disponibili».

Roberto Aria 

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