Domani in piazza Prunotto c’è la tradizionale rassegna bovina

Novità dell’edizione 2024 sarà l’allestimento di una mostra dedicata alla storia della rassegna

Domani in piazza Prunotto c'è la tradizionale rassegna bovina
©Marcato

PIAZZA PRUNOTTO La Rassegna dei bovini di sottorazza albese della coscia è in programma nel foro boario di piazza Prunotto il secondo giovedì di ottobre, come di consueto. «Abbiamo voluto mantenere la centralità della rassegna zootecnica, in particolare la presentazione dei capi di bestiame e la premiazione, ma abbiamo voluto contestualizzarla dal punto di vista storico e culturale», dice il nuovo assessore all’agricoltura Roberto Cavallo.

La rassegna, che oggi vanta una storia di oltre un secolo, fa parte del racconto che dall’allevamento passa al consumatore attraverso i piatti della tradizione e risponde a una sua progressiva presa di coscienza. Spiega l’assessore Cavallo: «Essere consapevoli di cosa si sta mangiando e conoscere la sua provenienza oggi è fondamentale come sapere che la carne con cui è stato preparato un piatto della tradizione arrivata da un allevamento che non pesa sull’ambiente. Sapere che la carne che si ha nel piatto arriva da una sottorazza selezionata nell’Ottocento in una stalla tra Magliano e Guarene, che c’è una storia del tipo di allevamento e dei tagli è il valore aggiunto della nostra tradizione culinaria». Per questo, accanto alla mostra del bestiame sarà centrale il comitato scientifico che accompagnerà quello operativo guidato da Piero Oberto.

Insieme all’assessore all’agricoltura scenderanno in campo il presidente della Confraternita del bollito e della pera Madernassa, Fabrizio Ventura, Sergio Capaldo dell’Università di scienze gastronomiche di Pollenzo e Luca Battaglini del dipartimento di scienze agrarie, forestali e alimentari dell’Università di Torino.

Con loro ci saranno anche Flavio Tomatis in rappresentanza dell’Associazione macellai albesi, Elisabetta Cocito di Accademia cucina italiana e un rappresentante delegato dell’Associazione commercianti albesi.

Continua Cavallo: «Anticipo che sentiremo raccontare da Battaglini, professore di welfare animale, che ci sono diversi modi per allevare. Quello della sottorazza albese, per fortuna, è un tipo che possiamo definire sostenibile perché estensivo e rispettoso dell’animale. Capaldo porterà la sua conoscenza della filiera. Infine, abbiamo voluto coinvolgere Cocito per aver un riscontro con gli chef e Tomatis per avere la voce dei macellatori».

I momenti di approfondimento saranno due: oltre alle lezioni che gli esperti terranno allo stand dell’associazione macellai albesi nella mattina di domenica 27 ottobre, il secondo sarà tenuto dalla Confraternita del bollito a novembre.

A Piero Oberto resta confermato il ruolo di guida del comitato operativo che oltre a selezionare i capi procederà alla premiazione. Con lui ci saranno, oltre all’assessore Cavallo, anche Giancarlo Moscone e Bruno Canale. Il primo classificato per le prime tre categorie piemontesi riceverà 200 euro, 150 al secondo di ciascuna categoria piemontese e 100 ai terzi, stessa cifra andrà ai primi classificati nelle altre categorie. Tutti i partecipanti riceveranno un rimborso spese di 50 euro.

Ultima novità dell’edizione 2024, conclude Cavallo, sarà l’allestimento di una mostra dedicata alla storia della rassegna: «Vorremmo raccogliere dai cittadini di Alba e dintorni fotografie, medagliette o pergamene inquadrate, che le famiglie degli allevatori hanno spesso affisse nelle loro case». La mostra sarà allestita in piazza Prunotto la mattina della rassegna. «Racconterà quanto l’appuntamento zootecnico sia stato importante per l’economia tradizionale della nostra zona».

 Elisa Rossanino

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