ALBA Come la squadra, la proposta vincente non si cambia: il Palio degli asini di Alba torna nella versione sperimentata da alcune edizioni con il campo per la gara allestito attorno alla cattedrale di San Lorenzo.
Un ritorno al passato, in realtà, perché così nacque la versione moderna dell’appuntamento più conosciuto del folclore cittadino, che coinvolge non soltanto asini e fantini, ma anche oltre quattrocento figuranti dei nove borghi cittadini, con costumi, musiche e allestimenti.
La data è come da tradizione la prima domenica d’ottobre, il 6, a partire dalle 14, quando i borghi inizieranno ad animare il centro storico con la tradizionale sfilata. Si partirà da piazza Ferrero, con in testa il gruppo storico della Giostra delle cento torri e gli sbandieratori Città di Alba. Il corteo raggiungerà il campo del Palio dal lato di piazza Rossetti. Luca Sensibile, presidente della Giostra, spiega che «anche quest’anno, come nel 2023, la partenza e l’arrivo saranno in piazza Rossetti, che è più ampia rispetto a piazza Risorgimento e permette a più persone di seguire la gara».
Le regole della corsa
Gli spalti, dove troveranno posto anche i figuranti, saranno allestiti pure in piazza Duomo. Non è stata apportata alcuna variazione al regolamento: la corsa si svolgerà in due batterie, con due asini assegnati a ogni borgo, con l’inizio previsto alle 15.30. Entrambe le cavalcature saranno sorteggiate la mattina stessa del 6 ottobre, così da non creare disparità e ritrovare lo spirito goliardico del Palio.
«Quest’anno, poi, ci siamo rivolti anche a maneggi fuori zona per selezionare i quadrupedi, arrivando fino alla Toscana». Tra le due batterie ci saranno momenti di spettacolo a cura degli sbandieratori e dei figuranti.
Sarà assegnato, con la seconda batteria, anche il Palio delle città gemelle di Alba: a ciascuna di esse sarà abbinato uno dei borghi.
L’albo d’oro dei vincitori
Lo scorso anno vinse il borgo dei Brichet, che si aggiudicò anche il terzo posto. Fu una vera cavalcata trionfale per i borghigiani di piazza San Giovanni, già primi nell’edizione 2022. Con quattordici vittorie in tasca, sono loro a detenere il primo posto nell’albo d’oro del Palio moderno, iniziato nel 1967 riprendendo l’idea originale di Pinot Gallizio e altri, datata 1932. Al secondo posto è piazzato il borgo Patin e tesor, con nove vittorie, a pari merito con il borgo Moretta.
f.p.