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Nuove strumentazioni alla cardiologia di Asti in ricordo di Mariangela Cotto

ASTI La cardiologia del cardinal Massaia si arricchisce di due nuove strumentazioni che testimoniano e ricordano l’impegno di Mariangela Cotto a favore dell’assistenza sanitaria. La donazione in sua memoria è stata annunciata nell’incontro che si è svolto nei giorni scorsi e a cui hanno partecipato il fratello Edoardo e l’associazione Il dono del volo, rappresentata dalla presidente Donatella Boscassi.

Nella sala conferenze dell’elettrofisiologia è stato inaugurato il grande monitor multimediale dedicato alle attività di formazione, che vedono la cardiologia astigiana punto didattico per le scuole di specializzazione in malattie dell’apparato cardiovascolare delle Università di Torino, Modena-Reggio Emilia, Bologna e Verona, oltre che sede di corsi di specializzazione a livello europeo.

Il direttore della struttura complessa di cardiologia dell’Asl At Marco Scaglione ha dichiarato: «Mariangela Cotto ha dedicato la vita agli altri, al volontariato, all’assistenza sociale e sanitaria e il suo impegno continuerà nel tempo, aiutando la ricerca e la formazione in campo medico e l’assistenza ai pazienti».

La seconda parte della donazione ha consentito l’acquisto di un ecocardiografo per l’unità di terapia intensiva coronarica. Il direttore amministrativo dell’Asl At Rosa Alessandra Brusco ha sottolineato: «Il legame di Mariangela Cotto con la sanità pubblica, in particolare con l’ospedale di Asti, era fortissimo ed è andato ben oltre l’impegno politico. I suoi interventi sono tangibili e lo saranno ancora in futuro grazie a questi strumenti per la formazione dei medici, la diagnosi e la cura dei pazienti».

Edoardo Cotto e Donatella Boscassi hanno commentato: «La missione di Mariangela è stata, fin da piccola, quella di aiutare gli altri. Fino all’ultimo istante della sua vita si è preoccupata del prossimo. Aveva un’attenzione particolare per i giovani. La donazione in sua memoria non poteva essere indirizzata meglio».

L’équipe di cardiologia, diretta da Marco Scaglione, ha ulteriormente incrementato, nell’ambito di un progetto nazionale, la propria attività avviando l’impianto di valvola aortica transcatetere (Tav): l’approccio percutaneo è alternativo alla sostituzione con intervento cardiochirurgico e molto meno invasivo per il paziente. Scaglione ha spiegato: «In Piemonte sono stati autorizzati alla metodica due soli ospedali privi di cardiochirurgia: Asti è la realtà che, da gennaio, ha condotto il maggior numero di interventi, grazie al supporto della chirurgia vascolare  e alla collaborazione con la cardiochirurgia dell’Azienda ospedaliera universitaria di Alessandria. Secondo l’ultimo rapporto di Agenas, inoltre, la cardiologia dell’Asl At è prima in Piemonte e nona in Italia per la velocità di tempo nell’assistenza ai pazienti con diagnosi di infarto: dall’arrivo al Pronto soccorso all’attivazione delle cure specialistiche. Il volume di attività della Struttura è costantemente in crescita».

Il direttore ha sottolineato: «Tra il 2022 e il 2023, abbiamo registrato sul territorio un incremento di patologie coronariche che nel 2019 si attestavano a circa 1.500 e negli ultimi due anni sono salite a quota 2mila». La dotazione organica comprende, al momento, 18 medici in servizio, a fronte dei 25 previsti. Scaglione ha concluso: «Ci auguriamo di poter tornare a pieno regime grazie al concorso che si terrà a breve».

A fine anno, il reparto vedrà il pensionamento di Caterina Franco, apprezzatissima coordinatrice infermieristica delle sale di elettrofisiologia e di emodinamica. L’incarico passerà alla collega Michela Cavallotto, che lavorerà al fianco di Vanessa Clarindo Rodrigues, coordinatrice infermieristica dedicata a reparto, ambulatori e Unità terapia intensiva cardiologica.

Manuela Zoccola

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