ALBA In occasione del premio San Giuseppe dedicato al giornalista e scrittore Aldo Cazzullo, il protagonista dell’evento è stato omaggiato di un’opera artistica intitolata Venezia, tracce del passato, realizzata e consegnata personalmente da Daniela Delfina Dell’Orto, artista milanese, ma albese d’adozione. Il quadro era stato realizzato per l’esposizione I muri di Venezia raccontano, nell’ ambito della Biennale 2019. L’opera fa parte di una collezione di opere sulla Venezia misteriosa, nascosta ed esoterica, rifacendosi a quelle tracce ritrovate scolpite sui muri di palazzi storici tra cui spicca palazzo Lezzi. Inoltre, l’opera è stata scelta e voluta in occasione della Biennale 2022, con esposizione a palazzo Revedin.
L’artista rappresenta il suo viaggio fisico e interiore nella città che l’ha ospitata,Venezia, che viene raccontata attraverso le sensazioni e le emozioni che lei stessa ha provato. Il quadro è liberamente ispirato dal fascino e dai colori del palazzo Ca’ Vendramin Calergi, uno dei più bei palazzi storici che si affaccia sul canal Grande (l’attuale Casinò) ed alle scritte riportate sulla sua facciata, un motto dei Cavalieri templari: Non nobis Domine, non nobis, sed nomini tuo da gloria. La scritta, nascosta nel quadro, è leggibile dal retro della tela, illuminandone la facciata, come del resto, lo si vede comparire segretamente sulla facciata del famoso palazzo veneziano attraverso l’acqua, avvicinandosi con una barca.
Alice Ferrero