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L’asilo Città di Alba si presenta alle famiglie con un doppio open day il 25 e il 26 novembre

I bambini dell'asilo e il gioco. A Bra ne parla la psicologa Ortu

VIA ACCADEMIA La scuola materna Città di Alba di via Accademia è un’istituzione sorta nel 1847 su impulso dell’allora sindaco Ercole Govone. Per conoscere meglio l’offerta scolastica sono previsti due appuntamenti di presentazione. Il primo sarà lunedì 25 alle 18.30 e riguarderà il nido, mentre il secondo sarà martedì 26, nello stesso orario, per la scuola dell’infanzia.

Spiegano dall’istituto: «Ai genitori descriveremo come si svolge la giornata e quali sono le modalità di inserimento. Dallo scorso anno abbiamo avviato la sezione topolini per bimbi di appena sei mesi. Curiamo molto l’alimentazione, i pasti sono preparati nella cucina interna su indicazione di esperti. Proponiamo laboratori di vario tipo, tra cui teatro, pittura, ginnastica e lettura. In più, siamo l’unica scuola totalmente bilingue fin dall’asilo nido. Per i bimbi dell’asilo, organizziamo classi con insegnamento italiano e altre in cui si usa soltanto l’inglese».

Se per l’asilo nido i posti sono 64, «alla materna abbiamo spazio a sufficienza per avere più sezioni». Per organizzare meglio la visita, è richiesta l’iscrizione al numero 0173-44.09.12 o al- l’indirizzo segreteria@nidoinfanziacittadialba.com.

Dal 2004 l’asilo Città di Alba è una struttura privata, retta da un Consiglio di amministrazione a nomina pubblica, ora presieduto da Antonella Bolla. Il suo mandato scadrà il 30 giugno 2025. Vi lavorano dieci insegnanti (di cui due madrelingua inglesi), sette educatrici, due cuoche, quattro bidelle e una segretaria amministrativa. Nel 2021 emerse un grosso buco economico nell’istituzione.

Come era stato affermato durante una Commissione consiliare, in ognuno dei quattordici anni precedenti «l’indebitamento medio era stato di 65.119 euro». Riguardo a tale questione, dall’asilo si limitano a dire che «l’amministrazione, di anno in anno, sta risanando il debito. Il bilancio è positivo e siamo sempre riusciti a pagare senza problemi i dipendenti e i fornitori. Le perdite erano legate soprattutto ai pesanti interventi di manutenzione, necessari in una struttura vecchia come la nostra».

 Davide Barile

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