
ALBA Mussotto è divenuto ostaggio dell’immondizia. A portare alla ribalta una situazione che si protrae da tempo è Giovanni Lano, presidente del comitato di quartiere. «Da anni chiediamo qualche intervento che garantisca una situazione accettabile», commenta Lano, «avanti in questo modo non si può andare. Ogni spazio leggermente meno in vista è diventato un luogo di abbandono di rifiuti. Il fenomeno si verifica nelle aree lungo la sponda sinistra del Tanaro ma pure in strade e piazze, compreso il nuovo parcheggio a fianco della stazione ferroviaria».
Per quel che riguarda il grande fiume, «ogni tanto si provvede a pulizie di tratti specifici e sono stati trovati materiali di svariato tipo, inclusi quelli pericolosi per l’ambiente e la salute. Tutto questo ha un costo e le risorse potrebbero essere impiegate meglio».
Il comitato della frazione «insieme al Comune e agli uffici competenti, alcuni anni fa è stato protagonista in prima persona nell’ideazione e nella realizzazione di misure atte a bloccare il transito dei mezzi nelle strade che portano al Tanaro. Tra le soluzioni rientrano l’installazione di telecamere, blocchi di cemento new jersey e una sbarra».
Il passaggio dei mezzi autorizzati «è stato sempre possibile. Per quanto riguarda tutti gli altri, per un po’ di tempo i dissuasori sono serviti. Ora però la situazione è pressoché come prima, data la mancanza di un responsabile per il controllo di telecamere e della chiusura della sbarra. La strada che scorre sui bastioni di protezione contro le inondazioni e va verso il lago San Biagio è ormai percorsa da vari veicoli, i new jersey sono stati spostati».
Serve più inclusione sociale e risolvere la viabilità
Altri problemi della zona riguardano «l’area ex Barberis, dove vivono persone in condizioni difficili. Per loro andrebbe trovata una sistemazione adeguata, garantendo acqua potabile e luce. Una città dal bilancio solido come Alba dovrebbe mettere a disposizione risorse per rendere dignitosa la vita di questi esseri umani. Così facendo, si favorirebbe l’inclusione sociale». Gli abitanti del rione vorrebbero «riappropriarsi di aree naturali che un tempo permettevano di passeggiare e andare in bici lungo il corso d’acqua».
Il Mussotto vive, tra l’altro, una situazione difficile a causa del traffico: «La questione, riscontrabile in tutta la città, da noi si presenta in modo molto marcato. Il transito di migliaia di mezzi produce inquinamento e i problemi della viabilità mettono a rischio anche le attività produttive presenti. L’unica grande piazza che abbiamo, invece di essere adibita a parcheggio di prossimità, è occupata per un certo periodo dai giostrai».
La conclusione di Lano è amara e ironica: «Da noi i turisti si limitano a transitare. Meno male, mi viene da dire: così possono recarsi subito nel salotto del centro, dove tutto dev’essere in ordine. Dal sindaco e dai collaboratori attendiamo qualche soluzione per i nostri problemi, che naturalmente dovrà essere condivisa dal comitato di quartiere. Anche noi facciamo parte di Alba: speriamo che, almeno in parte, siano mantenute le buone intenzioni, tanto conclamate durante la campagna elettorale, relative a una maggiore attenzione verso le periferie».
Davide Barile
