ALBA Lo scorso 4 dicembre è stata convocata la conferenza dei capigruppo per fare chiarezza su quanto avvenuto nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, il 28 novembre.
La vicenda è nota ormai: Emanuele Bolla, consigliere di Fratelli d’Italia, ha chiesto al presidente Maurizio Marello di interrompere la seduta, dopo aver sentito Luciano Giri riferirsi a lui con il termine «pedofilo». Quest’ultimo è un rappresentante del Pd. La discussione, in quel momento, era incentrata sulle risorse del bilancio comunale assegnate all’assessora alle politiche giovanili Lucia Vignolo, per Bolla troppo scarse, fin dall’inizio del mandato.
Una prima ricostruzione dei fatti, avvenuta durante la sospensione del Consiglio, ha confermato la versione fornita dall’ex assessore al turismo Bolla. Per questo motivo e con l’intento di entrare nel merito della questione, Marello ha annunciato da subito la convocazione d’urgenza della capigruppo.
Bolla spiega a Gazzetta d’Alba: «La riunione si è svolta nei tempi previsti: dal mio punto di vista, è stata ben gestita dal presidente Marello, a tutela del Consiglio e della mia persona. Devo dire che quest’ultimo si è impegnato a fondo per valutare questa brutta vicenda e inquadrarla nel contesto degli articoli del regolamento comunale. Alla fine dell’incontro, Marello ha annunciato il suo impegno a emettere un provvedimento nei confronti di Giri, prendendosi alcuni giorni per meglio analizzare gli articoli 85 e 86: in situazioni di questo tipo, la priorità è garantire il buon andamento dei lavori».
Bolla: «Non ho ancora querelato: attendo l’esito del provvedimento e poi valuterò»
A una decina di giorni di distanza, Bolla continua ad avere la stessa opinione su quanto accaduto: «Penso che il commento di Giri sia riferibile a un’eccessiva enfasi nel voler difendere l’assessora Vignolo, che ha ventidue anni e che saprebbe senz’altro farsi valere da sola, in caso di necessità. Dal punto di vista personale, continuo a essere parecchio scosso: l’appellativo che mi è stato rivolto è contrario a ogni logica ed è inaccettabile da tutti i punti di vista. Continuo a chiedermi come una persona che utilizza questi termini possa sedere in Consiglio e rappresentare la città».
Riguardo a eventuali azioni legali nei confronti del consigliere del Pd, Bolla aggiunge: «Attendo prima di tutto l’esito del provvedimento, che farà emergere tutti gli aspetti della questione. In seguito, valuterò come procedere in tal senso».
In base a quanto dichiarato da Marello, la pronuncia arriverà nel corso di questa settimana, entro sabato 14 dicembre.
Beppe Malò