ALBA Da lunedì 2 dicembre cambia radicalmente la viabilità in corso Enotria dove, sino al 18 maggio del prossimo anno, saranno posti in essere una serie di divieti e modifiche della circolazione veicolare per consentire la realizzazione in opera della camera di estrazione della “talpa” che sta risalendo il sottosuolo dalla Cherasca verso corso Langhe per la realizzazione del nuovo scolmatore del rio Misureto. Si tratta di un’opera molto importante per il quartiere Moretta dove la portata d’acqua del nuovo impianto consentirà di drenare le acque meteoriche che, in caso di forti precipitazioni, si riversano tra le case e le vie della zona. Una situazione resa particolarmente difficile dalla crisi climatica che provoca forti rovesci in breve tempo.
Il centrodestra albese ha preso posizione contro il tempo troppo breve con cui è stato diffuso l’avviso delle consistenti modifiche della viabilità locale.
Arriva la replica dell’assessore ai lavori pubblici Edoardo Fenbocchio: «Credo di poter dire che abbiamo agito nello stesso modo e con le stesse indicazioni e limitazioni già poste in essere in primavera dalla precedente Amministrazione. Come bene dovrebbe sapere la precedente amministrazione, stiamo parlando di un cantiere molto complesso che ha attraversato difficoltà e vicissitudini importanti, sia in riferimento ad aspetti operativi che economici ed il tutto ha avuto ripercussioni inevitabili sul cronoprogramma delle opere.
A fine giugno, quando a seguito del cambio di Amministrazione siamo entrati in questa delicata vicenda (ricordo che l’opera è eseguita da SISI e non direttamente dal Comune di Alba), abbiamo agito con serietà, fermezza e responsabilità, dando in nostro significativo contributo affinché l’opera potesse proseguire (anche andando a stanziare un cospicuo ulteriore contributo economico). In questo momento la “talpa” ha accumulato circa 40 giorni di ritardo (da sommare ai ritardi già accumulati prima dell’estate) e il cantiere, per rispettare il cronoprogramma imposto dai finanziamenti farà ricorso a un doppio turno di lavoro.
In un contesto così impegnativo abbiamo ricevuto la condivisione informale delle nuove intenzioni operative e quindi relative tempistiche solamente venerdì 22, con la richiesta di partire coi lavori ad inizio settimana entrante. formalizzato solo nella stessa giornata del 25. Siamo riusciti a concordare una settimana di tempo in più e far partire il cantiere il 2 dicembre. Non sarebbe , riteniamo opportuno, procedere ad una chiusura “preventiva” senza la certezza del nuove strategie e tempistiche. Nonostante l’impegno profuso da tutti gli attori coinvolti, nel minimizzare i disagi e nel concludere i lavori nel minor tempo possibile, chiediamo comprensione e ci scusiamo fin d’ora con i cittadini. Siamo però consapevoli che i ritardi accumulati dall’inizio di questo cantiere non consentano più ulteriori margini, in ragione dei termini di conclusione imposti dai finanziamenti. Il nostro impegno è e deve essere massimo per riuscire a portare a termine questo importante intervento nella speranza che le opere in esecuzione possano portare grande beneficio alla collettività in termini di riduzione del rischio idraulico della zona».