
BRA L’anno della politica braidese si è chiuso, come di consuetudine, con l’ap- provazione del bilancio di previsione valido per il triennio 2025-2027. Quello discusso nella giornata di lunedì 23 dicembre e passato con i voti della maggioranza di centrosinistra – mentre la minoranza ha espresso parere contrario – è stato il primo previsionale della consiliatura eletta a giugno, seconda consecutiva guidata dal sindaco Gianni Fogliato.
Sul documento, che pareggia a quota 48,167 milioni di euro, influisce, oltre ai fondi Pnrr (il 2025 sarà l’ultimo anno interamente interessato dal piano di ripresa si è detto più volte durante la seduta), la spending review, ossia la revisione della spesa pubblica avviata dal Governo: come spiegato da Fogliato, le nuove norme nazionali comportano per i conti comunali alcuni tagli e, soprattutto, un accantonamento obbligatorio per investimenti futuri, che incidono per 150mila euro.
A gravare sulle somme disponibili per la gestione dell’ente sono soprattutto l’aumento dei costi dei servizi scolastici legati al rinnovo del contratto collettivo delle cooperative, che prevede stipendi più alti per gli operatori con un aggravio totale del 15% e la fine del periodo di rinegoziazione dei mutui, che porta a un aumento di spesa di circa 350mila euro. Rincari che hanno fatto segnare, nel complesso, un +2,26% alla voce dei costi fissi dell’intero bilancio. Una nota positiva per le casse pubbliche è legata a un aumento pari a circa 200mila euro delle entrate correnti, derivante da quanto recuperato attraverso la lotta all’evasione e al rialzo del reddito medio dei braidesi.
Nonostante molti rincari, l’Amministrazione non ha voluto ritoccare al rialzo le addizionali comunali dedicando particolare attenzione ai casi più delicati: è stato deciso di mantenere le abituali agevolazioni per le persone più in difficoltà. In quest’ambito, è stato critico nei confronti dell’Amministrazione il capogruppo del Polo civico Bra domani, Sergio Panero: «La decisione di non ritoccare le aliquote è in controtendenza con quanto richiediamo da anni, cioè di rivedere al ribasso l’Imu per i terreni edificabili, a oggi troppo alta».
Di bilancio ingessato parla la capogruppo Lega, Giuliana Mossino: «I 30 milioni di spesa corrente incidono sul preventivo per l’83%, contro il 67% riferibile al consuntivo del 2024; la maggior parte dei fondi è destinata alla gestione ordinaria: circa un quarto ai costi del personale, circa un terzo ai servizi sociali».
Su quest’ultimo punto, ha spiegato il sindaco, l’ingente stanziamento è legato ai fondi messi a disposizione dal Comune per il consorzio dei servizi sociali territoriali, che comprende 11 paesi.
Nell’ambito di centri di costo quali turismo e sicurezza, ha fatto eco alla consigliera leghista l’ex candidato sindaco Massimo Somaglia: «Viste anche le recenti criticità mi aspettavo qualcosa di più sulla sicurezza, invece sul totale di 1.486.000 euro il 66% è destinato a oneri e spese per il personale, mentre per gli investimenti nel settore ci sono soltanto 50mila euro».
Dennis Bellonio
Progetti: l’opposizione chiede lumi su Movicentro e scalo
Tra i documenti programmatici più importanti approvati dal Consiglio comunale di dicembre c’è il piano triennale delle opere pubbliche che comprende il completamento dei cantieri finanziati dal Pnrr e gli interventi su strutture centrali per la città.
A generare il dibattito in aula sono stati i progetti per il Movicentro e per l’ex scalo merci. All’edificio che affaccia su piazza Caduti a Nassiriya sono stati destinati 760mila euro, da utilizzare per renderlo più funzionale e Massimo Somaglia ha chiesto chiarimenti su costi e utilizzo.
Per quanto riguarda, invece, l’annosa questione dell’ex scalo merci, il 2025 sarà l’anno decisivo per l’acquisizione del terreno: parlando di questa progettualità, Sergio Panero ha richiesto aggiornamenti e la convocazione di una Commissione lavori pubblici, che informi i consiglieri circa i dettagli sugli attuali accordi con Rfi. Altro nodo ha riguardato l’ex mattatoio, cui hanno fatto riferimento Panero e l’esponente del gruppo Polo civico Bra domani Davide Tripodi, che hanno parlato di un progetto che genererà costi ulteriori per la sua fruibilità, non sostenibili dalle casse comunali.
Generalmente positiva è stata, invece, la valutazione dei circa 2 milioni stanziati per gli interventi sul museo Craveri: i lavori riguarderanno l’adeguamento sismico, l’impianto antincendio, l’ab- battimento delle barriere architettoniche e una sistemazione della parte esterna della struttura.
Positivamente è stata valutata la realizzazione del collettore fognario su via Cacciatori delle Alpi. Il 2025, inoltre, permetterà il completamento dei Giardini del Belvedere attraverso un secondo lotto e della sezione della scuola Rita Levi Montalcini che affaccia su via Vittorio Emanuele II, cui sono stati destinati circa 1,8 milioni. d.b.
