
ASTI-CUNEO Forse era prevedibile, ma ora a prendere posizione sul sistema free flow e sulle sue problematiche è un’associazione di categoria: Confartigianato Cuneo.
«Alcuni utenti, privi di Telepass, hanno tentato di pagare tramite il sito dedicato, incontrando diverse difficoltà tecniche. Non si riesce a completare la procedura, e se si contatta il call center non si ottengono risposte esaustive. Inoltre, l’aumento esponenziale della mobilità, anche di mezzi pesanti, sulle strade provinciali e nei centri abitati ha messo in allarme i sindaci che pensavano di risolvere i problemi del troppo traffico proprio grazie all’apertura dell’Asti-Cuneo», ricordano dall’associazione, nella nota diffusa oggi pomeriggio, 3 febbraio.
A intervenire sul tema è Daniele Casetta, presidente della zona di Alba: «Pur ritenendo necessaria una modernizzazione delle infrastrutture stradali, pensiamo sia doveroso che la società che gestisce il sistema si impegni al più presto nel migliorare le funzioni di questa piattaforma. Ci sono alcune fasce della popolazione, comprese tante piccole imprese, che avendo più mezzi e non essendo titolari di Telepass multipli, trovano gravi criticità nell’utilizzo di questo strumento. E che dire dei tanti turisti, i quali non sempre informati sul nuovo sistema, potrebbero avere la sorpresa di ricevere al loro ritorno la notifica di pagamento. In attesa delle doverose modifiche, riteniamo quindi opportuno che per il momento venga sospeso il pedaggio e lo si riattivi poi con modalità più accessibili. Le croniche criticità infrastrutturali per cittadini ed imprese cuneesi sono argomento risaputo, non crediamo sia necessario “accanirsi” ulteriormente con sistemi di pedaggio che pur essendo all’avanguardia, invece di migliorare il transito, rischiano di generare per gli utenti complicazioni burocratiche e costi aggiuntivi».
La scorsa settimana, l’assessore ai trasporti Marco Gabusi aveva risposto così a Gazzetta d’Alba. Leggi QUI
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