
IN TELEVISIONE Scivola sulla maggior parte delle prove e non si può dire sia stato tra i migliori della serata ma “l’aver avuto un’idea” nell’ultima sfida permette a Simone Grazioso, imprenditore edile di La Morra, di aggiudicarsi un posto tra i migliori 7 dell’edizione numero 14 di Masterchef Italia.
Il celebre programma di cucina condotto da Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli in onda ogni giovedì sera su Sky Uno si apre con la Mistery box e un ospite d’onore: Pablo Trincia che ha portato tra i fornelli il gusto del crime. Gli otto aspiranti chef rimasti si sono dovuti confrontare con la preparazione di un piatto a base di: pesce e formaggio.
Il 36enne albese non eccelle e sebbene non tra i peggiori, non viene scelto nemmeno tra i migliori della prova vinta da Claudio. Con Locatelli in versione deejay l’Invention test è a ritmo di musica. Neppure gli ingredienti assegnati a Grazioso in questa seconda prova sembrano riuscire a ispirarlo. I suoi gyoza (ravioli giapponesi di carne) con cui cerca di valorizzare gli ingredienti ispirati alla musica Pop: bacon e concentrato di pomodoro non sorprendono i tre giudici.
Grazie a qualche errore di troppo commesso da altri concorrenti Grazioso si salva ancora una volta e ottiene il nulla osta per l’esterna. Al museo di arte moderna e contemporanea di Rovereto (Trentino) indossa il grembiule blu. In coppia con Katia, Grazioso deve lasciarsi ispirare dai capolavori presenti nelle sale del Mart per convincere i 5 critici ed esperti d’arte presenti in sala.
Il dolce salato con la mela ispirato al futurismo realizzato dalla coppia non convince i critici che non premiano il piatto di Grazioso condannando all’ennesimo Pressure test. Mentre Anna e Franco tornati dalla gita trentina vincitori assistono dall’alto della balconata, Simone Grazioso e gli altri 6 concorrenti devono fare i conti con la prova guidata dal giovane chef romagnolo Jacopo Ticchi esperto della frollatura del pesce.
Ciascuno deve confrontarsi con una parte del pesce, a Grazioso tocca il collare di ombrina. Un ingrediente insidioso che lo fa scivolare direttamente tra i peggiori tre insieme a Katia e al simpatico Gianni che sul finale deve lasciare per sempre la cucina di Masterchef.
Per Simone Grazioso non è ancora tempo di togliersi il grembiule e tornare a casa, così corre in balconata accanto agli altri sei finalisti.
