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Satispay, tutte le novità: 1% di commissione sugli acquisti sotto i 10 euro nei negozi

L'ex startup ha lanciato l'applicazione nel 2015: l'idea è di tre giovani cuneesi

Satispay, tutte le novità: 1% di commissione sugli acquisti sotto i 10 euro nei negozi

PAGAMENTI ELETTRONICI È arrivata come una doccia fredda: Satispay ha annunciato nuove commissioni sui pagamenti digitali dal 7 aprile 2025, scendendo al di sotto di quella soglia che fino a questo momento ha permesso al sistema di pagamento di diventare quasi un must have per le spese più piccole, dal caffé al bar agli acquisti di tutti i giorni.

Che cosa cambia

Si parla di una commissione dell’1%, anche per i pagamenti nei negozi fisici al di sotto dei dieci euro, una soglia che fino a oggi era rimasta fuori. La commissione sale all’1,5% per i negozi online, con una quota fissa di 20 centesimi per le transazioni sopra i 10 euro. Sembra che alcuni esercenti, di fronte alla notizia, stiano già decidendo di  ritirare il sistema dalla propria attività.

Un danno per i consumatori 

«Si tratta di una decisione che penalizza sia i consumatori che i piccoli esercenti», ha dichiarato all’Ansa il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso. «Uno dei punti di forza di Satispay era proprio l’assenza di costi fissi per i pagamenti di piccola entità, un fattore che ha favorito la diffusione del servizio tra i cittadini e le attività di vicinato. Ora, con l’introduzione delle commissioni anche per i pagamenti sotto i 10 euro, si rischia di colpire proprio quei soggetti che più hanno bisogno di strumenti di pagamento digitali accessibili ed economici»

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La conclusione è chiara: «Chiediamo a Satispay di rivedere questa decisione e di valutare soluzioni alternative che non gravino sui consumatori e sulle piccole attività commerciali». Pare che, a motivare la scelta, ci sia la volontà dell’app di sviluppare nuovi servizi.

Un successo made in Granda

Era il 2013 quando tre giovani imprenditori cuneesi – Alberto Dalmasso, Dario Brignone e Samuele Pinta – iniziano a ragionare su un sistema di pagamento innovativo. L’app viene lanciata nel 2015, come start up. Una storia simile a molte realtà di successo: si parte dal piccolo e dai negozi di quartiere, per poi approdare alla grande distribuzione. Nel 2020, vengono raggiunti 110 milioni di euro di investimenti raccolti dalla nascita. La pandemia rappresenta un giro di boa, con l’ingresso di molti altri utenti ed esercenti affiliati. È una crescita costante, che gli ha permesso di superare a oggi i 4,5 milioni di utenti che la usano abitualmente. Tra i tasselli che si sono aggiunti durante il percorso, il lancio di Tessere, app che consente di salvare sul proprio telefono in digitale documenti come il codice fiscale e la tessere sanitaria. Dal 2023, l’ex startup entra anche nel mercato dei buoni pasto.

Francesca Pinaffo

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