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Un fumogeno costa il Daspo a 2 tifosi del Bra calcio. Germanetti: «Mi pare eccessivo»

Un fumogeno costa il Daspo a 2 tifosi, «mi pare eccessivo»
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BRA Sono stati emessi due Daspo (divieto di accedere alle manifestazioni sportive) a carico di altrettanti tifosi che avevano assistito, nelle scorse settimane, alla partita del campionato di Serie D tra Asti e Bra calcio.

La Polizia di Stato li ha identificati e denunciati all’Autorità giudiziaria per aver acceso alcuni fumogeni nel settore ospiti dello stadio “Censin Bosia” nel capoluogo astigiano. Si tratta di due ultras del Bra, di 19 e 20 anni, entrambi residenti in provincia di Cuneo.

I due tifosi sono stati individuati da personale della Digos della Questura di Asti, grazie all’analisi delle immagini riprese dagli operatori della Polizia scientifica. Ai due ragazzi è stato contestato il reato di possesso e accensione di materiale pericoloso. Considerata la gravità della loro condotta, la questora locale, Marina Di Donato, ha emesso, a seguito di istruttoria della divisione Polizia anticrimine, i relativi provvedimenti di Daspo per la durata di un anno, che sono stati già notificati agli interessati.

In merito a quanto accaduto il 5 gennaio scorso, il presidente braidese Giacomo Germanetti ha dichiarato: «Inizio complimentandomi con la nostra tifoseria “Bra front”. Sono encomiabili dal punto di vista del sostegno alla squadra, non fanno mai mancare il loro apporto. Con dispiacere, siamo venuti a conoscenza dei due Daspo comminati a due nostri sostenitori. Siamo rimasti molto sorpresi. Non abbiamo riscontrato un qualcosa sopra le righe, ostile, da parte della nostra tifoseria, verso avversari. Ad Asti, in altre trasferte, in casa nostra. Sono tranquillissimo nel dire che sono sempre stati onesti e mossi dalla passione per i nostri colori».

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Germanetti aggiunge: «Proprio ad Asti, il 5 gennaio, io e il direttore generale Pietro Sartori abbiamo poi festeggiato la vittoria insieme a loro. Non vedo il problema nell’accensione di un fumogeno, tenuto in mano per rappresentare un momento di gioia, di condivisione, di allegria. Soprattutto se il fumogeno in questione non viene tirato nel campo di gioco o altrove. Mi sembra tutto paradossale e non vorrei che fosse un atteggiamento un po’ ostile nei nostri confronti e in modo preconcetto. In questa stagione, complice quanto stiamo facendo, ma anche nelle precedenti, vi è un entusiasmo forte, pazzesco. Il nostro stadio è sempre pieno, il nostro tifo organizzato risponde sempre in massa. Ma non dimentico le tante trasferte in cui hanno partecipato con grande affetto».

Manuela Zoccola 

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