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Bombe a mano in una grotta del Cuneese: bonificata grazie all’Esercito e al Soccorso alpino

Gli operatori del 32° Reggimento Genio Guastatori e del Soccorso Alpino e Speleologico hanno collaborato per rimuovere residuati del secondo conflitto mondiale da una grotta nel Cuneese

Bombe a mano in una grotta del Cuneese: bonificata grazie all’Esercito e al Soccorso alpino

VALDIERI Gli artificieri dell’Esercito, supportati dalla Commissione disostruzione del servizio regionale piemontese del Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico, sono intervenuti ieri (lunedì 24 marzo) per neutralizzare cinque bombe a mano rinvenute all’interno della Cava della Bastia, nel vallone dell’Infernetto.

 

Le bombe, risalenti alla seconda guerra mondiale, sono state trovate ancora intatte e con le sicure inserite, a circa 70 metri dall’ingresso della cavità, in un’area già parzialmente franata. Grazie al supporto dei tecnici del Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico, gli artificieri del 32° Reggimento guastatori sono riusciti a raggiungere in sicurezza gli ordigni che, una volta estratti dalla miniera, sono stati trasportati e distrutti in una cava locale, adottando speciali accorgimenti per minimizzare gli effetti del brillamento.

Bombe a mano in una grotta del Cuneese: bonificata grazie all’Esercito e al Soccorso alpino 2

Le complesse operazioni, che per l’impervia natura del terreno hanno richiesto la presenza costante di una squadra della Commissione disostruzione del Soccorso alpino e speleologico, hanno visto le due componenti operare sinergicamente al fine di preservare la pubblica incolumità e ripristinare la normalità nell’area, mettendo le proprie competenze e la propria esperienza al servizio della collettività.

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