
CINZANO Martedì 18 marzo sarà un giorno decisivo nella vicenda Diageo: come ricordano le segreterie provinciali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, alle 12 si terrà a Roma il tavolo di confronto presso il Ministero del made in Italy. L’obiettivo è cercare di avere risposte più puntuali dalla multinazionale sulla chiusura dello stabilimento di Cinzano.
Dicono i sindacalisti: «Sono trascorsi più di tre mesi dalla comunicazione della delocalizzazione nel Nord Europa del processo produttivo ed amministrativo. E a oggi continuiamo ad avere risposte incerte sulla salvaguardia occupazionale. Ancora con determinazione ribadiamo la nostra contrarietà a questa decisione, presa per ragioni di profitto e non per una necessità dettata da una crisi aziendale. A farne le spese saranno 349 lavoratori e lavoratrici, ma anche l’intero territorio».
Per questo, martedì 18, i sindacati hanno indetto 8 ore di sciopero per ogni turno di lavoro. Contestualmente all’incontro presso il Ministero, si terranno due importanti presidi dalle ore 11 alle ore 13, uno a Roma con la partecipazione di una cinquantina di lavoratrici e lavoratori, ed il secondo di fronte allo stabilimento Diageo.
«Abbiamo organizzato due presidi per dare voce alle lavoratrici ed ai lavoratori nel ribadire le nostre priorità: continuità produttiva del sito, salvaguardia occupazionale e un piano sociale dignitoso rispondente dei fabbisogni. Il presidio di Santa Vittoria d’Alba è aperto a chiunque voglia dare un segnale di solidarietà, siano essi delegate e delegati di altre realtà lavorative o cittadine e cittadini. È importante esserci per affermare con forza le nostre posizioni, per riconoscere al lavoro la sua dignità e per salvaguardare un territorio».
f.p.
