ASTI Circa cinquanta ragazzi in visita agli impianti dell’Asp di Asti in occasione della Giornata mondiale dell’acqua, celebrata di recente. Nello specifico, alcuni allievi della scuola Martiri e dell’istituto statale Cpia 1 del capoluogo hanno visitato il campo pozzi e gli impianti di potabilizzazione di Cantarana, gestiti dall’Asp.
Tramite il progetto che rientra nelle proposte del sistema educativo locale del Comune astigiano, gli studenti in questione hanno scoperto la provenienza dell’acqua che sgorga dai rubinetti cittadini e quali sono le attività effettuate dai tecnici del Servizio idrico integrato di Asp per consentirne l’utilizzo e il consumo.
L’acqua che sgorga dai rubinetti
I ragazzi hanno osservato le attività di estrazione dalle falde sotterranee di località Bonoma, oltre a quelle di ossigenazione e di trattamento con ozono (quest’ultima effettuata nell’impianto di deferromanganizzazione, da cui esce acqua del tutto potabile, per poi essere raccolta in una vasca della capacità di 8mila metri cubi, prima dell’immissione nella rete verso le abitazioni e le attività astigiane).
L’acqua estratta a Cantarana, inoltre, viene prelevata e sottoposta ai controlli dei parametri microbiologici, chimico-fisici e organolettici necessari per garantire che sia sempre conforme ai dettami di legge. Insieme agli studenti astigiani ha preso parte alla visita l’amministratore delegato di Asp Massimo Cimino.
La Giornata mondiale dell’acqua è stata istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni unite per focalizzare l’attenzione sull’importanza di questo bene prezioso e primario. L’edizione di quest’anno è stata dedicata al tema “La conservazione dei ghiacciai,” nell’intento di sottolineare l’urgenza di proteggerli dal rapido scioglimento causato dal cambiamento climatico, in quanto essenziali riserve naturali di acqua per il consumo umano, l’agricoltura e la produzione di energia.
Manuela Zoccola
